Sofferenza e goduria: il Lugano è Europeo!

scritto da Claudio Paronitti

Mancavano tre punti per avere la matematica certezza della qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League. Punti che sono arrivati stasera – pur con troppa sofferenza e forse con un po’ di “braccino” – contro il Vaduz, che adesso ha la quasi certezza di tornare in Challenge League. Una vittoria storica, che proietta i bianconeri nel torneo continentale a 15 anni di distanza dall’ultima volta

Il Lugano odierno non ha mostrato il suo miglior volto, questo è parso ovvio ai pochi intimi (solo 4’019!) presenti a Cornaredo. Sarà che l’avversario era quel Vaduz che, negli anni del Purgatorio, ha fermato i ticinesi sul più bello, sarà perché la squadra quando c’è da dimostrare di essere superiori fatica un po’, tant’è che la sudata vittoria è da godere ancora più nel profondo perché, stavolta, fa praticamente scendere di categoria i Principini.

In altri tempi mezz’ora di buon calcio sarebbe potuta bastare, ma non quando la fine del campionato si avvicina. Ed è così che dopo essere andati in vantaggio per merito del solito Sadiku, ben imbeccato al centro dell’area da Mihajlovic, i sottocenerini si sono come squagliati. Malgrado la statistica dei tiri dica 25 a 14 (di cui 10 a 4 nello specchio della porta) a favore di Alioski e compagni, v’è da notare un certo rilassamento dei padroni di casa, che in più occasioni (pensando in particolar modo al secondo tempo) hanno rischiato di subire la rete del pareggio che sarebbe risultata assolutamente meritata. Però, il calcio non è scienza esatta e la dimostrazione la si è avuta all’81’ quando Carlinhos Junior, involatosi in solitaria verso Siegrist, si fa respingere la sua conclusione. Fortunatamente, Mariani (uno dei migliori dei suoi) segue bene l’azione del brasiliano e si fa trovare pronto per insaccare il raddoppio. La rete arriva come un fulmine a ciel sereno, soprattutto per il Vaduz, che a questo punto va avanti con la forza della disperazione e trova il punto della bandiera nei recuperi con Borgmann, complice un incomprensione tra Sulmoni e Salvi (i quali a fine partita non se le mandano a dire, ma va bene così).

L’unica nota “stonata” della serata è il rientro anticipato negli spogliatoi di mister Tramezzani, che già contro il San Gallo aveva lasciato la standing ovation ai suoi giocatori. Ciò che preme sottolineare è che, nonostante una prestazione per nulla positiva, il Lugano ha saputo approfittare di due momenti per mettere al tappeto gli avversari e conquistare così matematicamente un posto nella seconda competizione continentale. Parallelamente, i 50 punti in 34 giornate issano momentaneamente i bianconeri al 3° posto (con una partita in più del Sion).

IL TABELLINO

FC LUGANO-FC VADUZ 2-1 (1-0)

CORNAREDO – 4’019 spettatori.

RETI – 16′ Armando Sadiku 1-0, 81′ Davide Mariani 2-0, 92′ Axel Borgmann 2-1.

AMMONITI – 13′ Simone Grippo, 26′ Ezgjan Alioski, 71′ Thomas Konrad, 85′ Dejan Janjatovic.

ESPULSI – nessuno.

FC LUGANO (3-1-4-2) – Mirko Salvi; Eray Cümart, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic; Jonathan Sabbatini; Domen Crnigoj (9′ Steve Rouiller), Bálint Vécsei (82′ Antoine Rey), Davide Mariani, Dragan Mihajlovic; Armando Sadiku, Ezgjan Alioski (75′ Carlinhos Junior). Allenatore: Paolo Tramezzani.

FC VADUZ (4-3-1-2) – Benjamin Siegrist; Axel Borgmann, Mario Bühler, Simone Grippo, Maximilian Göppel (71′ Aldin Turkes); Diego Ciccone, Thomas Konrad, Caleb Stanko (46′ Marco Mathys); Stjepan Kukuruzovic; Gonzalo Zarate (46′ Dejan Janjatovic), Albion Avdijaj. Allenatore: Roland Vrabec.

ARBITRO – Nikolaj Hänni; ASSISTENTI – Johannes Vogel ed Efe Kurnazca; QUARTO UOMO – Vladimir Ovcharov.

RECUPERI – 1′ pt; 3′ st.

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