Terremoto calcistico in Ticino: fuori la verità!

scritto da Redazione

A questo punto, a che serve fare informazione ? A che serve passare per quelli “buoni” che tutelano la privacy delle società. Club che usano e gettano i media a proprio piacimento si meritano solo “quella parte di stampa”. Quella che non vede le partite e che sinceramente ad un club di 1^ Lega si interessa solo e nel caso in cui ci sia sotto qualcosa di piccante. Che quasi mai c’entra con il calcio giocato. Chissà se il “servizio” al FC Locarno il buon Gigi Tirapelle lo avrà fatto con onore e dignità fino in fondo. Evidentemente non si è nemmeno meritato il rispetto di conoscere la sua situazione prima che gli arrivasse proprio da “quella parte di stampa”.

E non veniteci più a cercare per cortesia: che di balle ce ne avete già raccontate abbastanza. Non siete più graditi. Portate cortesemente le vostre menzogne altrove che di spazio ce n’è da “vendere”.  Da parte nostra, il campo ha dato un verdetto che non può diventare di consumo soggettivo.

Giudicheranno comunque coloro che non hanno mai visto una partita: perchè è a “quella parte di stampa” che le società si rivolgono quando devono mettere in croce qualcuno. Musica che suona male ai timpani degli appassionati. E poi fate il piacere di non incazzarvi se “quella parte di stampa” di voi ha soltanto una foto sul triciclo di quando andavate all’asilo.

Il buon Beppe Scienza pure lui svilito e cacciato dopo due partite storte e alla vigilia di una gara burla che si vuol far credere importante. Il Wil di punti ne ha 22 e nessuno gliene aggiungerà altri: al limite gliene saranno tolti. Si faccia pure passare Scienza come il responsabile delle malefatte altrui, ma prima di far fessi noi riuscirete meglio nel vostro intento rivolgendovi a “quella parte di stampa”, la stessa alla quale avete risposto con il vostro silenzio per mesi e mesi e crederà che i nuovi allenatori saranno i salvatori. Convocatela una conferenza stampa se avete coraggio.

Qualcuno – altrove – il coraggio lo ha avuto: quello di mandare un inutile comunicato alla stampa. Un comunicato che avrebbe meritato il silenzio. Non veniteci a cercare: il tempo è scaduto.

Scrive un tifoso deluso: “portate le vostre chiappe al di fuori di una società sportiva. Nessuno vi vuole più vedere. Preferiamo ripartire da zero a testa alta piuttosto che dovere abbassare gli occhi per far finta di non dovervi dare un ceffone su un campo da calcio”. Caro Sig. Tommaso porti pazienza. Questo è solo l’inizio. Della fine.