Tutto un altro Lugano…

scritto da Giorgio Buzelli

Svegliarsi da un sogno, con quell’appagante sensazione di felicità che cede velocemente il posto alla realizzazione di essere tornati nel mondo reale, è una delle sensazioni più brutte dell’esperienza umana. Questo, più o meno, dev’essere quello che hanno provato Sabbatini e compagni verso le 20h30 di ieri sera, quando l’arbitro Amhof dopo aver constatato l’impraticabilità del campo ha annullato la partita. Poco prima, tutto bellissimo: un Lugano brillante e padrone del campo stava dominando il San Gallo. Poco dopo, come in un incubo: per un assurda e retrograda regola della Lega Nazionale, la partita non può essere ripresa, ma solo ricominciata da capo sullo 0-0. Ed è stato allora che, come un risveglio dal più bello dei sogni, Tami e ragazzi si sono accorti che tutti gli sforzi profusi sono totalmente inutili.

Per quanto riguarda il calcio giocato, come detto in precedenza, i bianconeri hanno dimostrato di essere tutt’altra squadra rispetto a quella vista all’opera domenica scorsa a Lucerna. Partito forte, il Lugano ha preso in mano fin da subito il controllo del gioco: dopo nemmeno tre giri di orologio Crnigoj si è reso pericoloso da fuori area. La prima fazione di gioco si è tinta di bianconero per tutta la sua durata, numerose infatti le occasioni per Mariani e compagni, tutte neutralizzate da Lopar. Al 32o, si è raccolto ciò che si era seminato: Crnigoj spinge sulla fascia e serve un pallone rasoterra all’accorrente Mihajlovic, che non deve fare altro che appoggiare in gol a porta libera. Sul finire del tempo, ci provano anche Marzouk e Junior, senza trovare però la stessa sorte del terzino.

Cos’è cambiato, dunque, in soli sette giorni? La risposta, sembrerebbe più ovvia del previsto: una vera punta in campo e un direttore d’orchestra. Questi due profili rispondono al nome di Bnou Marzouk e di Mario Piccinocchi. Il primo, pericoloso più volte, ha saputo smarcarsi e far smarcare i compagni. Il secondo, ha ripreso in mano le redini del centrocampo luganese, e la differenza rispetto a Lucerna è stata lampante. Nota di merito anche per Crnigoj: apparso fuori condizione la settimana scorsa, ha saputo riscattarsi fornendo una prestazione di quantità e qualità. E allora, nonostante questo primo tempo sparirà dagli archivi del calcio, speriamo che Pier Tami sarà capace di continuare su questo binario promettente.