Wohlen, basterà solo Pacar?

scritto da Riccardo Vassalli

pacarJanko Pacar è l’uomo simbolo della risalita del Wohlen nel mese di novembre. Pochi dubbi, per lui parlano le reti. Con l’arrivo di Gabriele sulla panchina argoviese l’ex Chiasso e Servette tra le tante sta vivendo una seconda giovinezza. Ha dovuto fare un giro immenso dopo il flop di Chiasso: sceso di categoria per segnare col Servette, il 26 enne è dovuto in seguito emigrare in Romania prima della chiamata del Wohlen con il quale ha segnato 6 reti in 15 presenze finora.

Una sorta di rivincita personale con la Svizzera e con sé stesso. Il Wohlen per levarsi la scomoda etichetta di ‘ attaccante sotto le aspettative’. Quello sbagliato nel posto sbagliato, in ogni piazza senza comprenderne mai veramente il motivo. Janko Pacar è ripartito. Ha fatto le valige destinazione Wohlen per rimpossessarsi della sua carriera. Le prime nove giornate senza una rete ( 8 sconfitte e una vittoria quando il transfer di Pacar non era ancora arrivato), le prime critiche. Anche in Argovia sembrava l’attaccante sbagliato nel posto sbagliato. Poi via Rueda, ed ecco Gabriele. Doppietta e assist allo Xamax nella terza vittoria stagionale, altra doppietta al Chiasso per togliersi giusto qualche sassolino dalle scarpe. Infine giustiziere di Wil e Winterthur per la risalita del Wohlen.

Marco Schällibaum forse sapeva che per limitare gli attacchi del Wohlen nel derby di domenica bisognava contenere Pacar nel modo giusto. Fuori metà del pacchetto difensivo solitamente titolare, l’ex allenatore del Chiasso ha inserito Garat al centro della difesa a far coppia con Thaler. Il Wohlen visto al Brügglifeld non è stato dei migliori e nemmeno le (poche) illuminazioni di Janko hanno portato i frutti sperati, complice anche una marcatura asfissiante dei due centrali rossoneri.

Meriti anche di Gabriele se il suo numero 20 ha ripreso a segnare reti fondamentali. Tocca però allo stesso allenatore studiare-apportare metodi differenti per fare punti qualora il perno della squadra non giri a dovere.

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