Xhaka, rinascita vera?

scritto da Pier Luigi Giganti

Granit Xhaka si è ripreso l’Arsenal.

Il rapporto tra il centrocampista e i Gunners è sempre stato travagliato.

A partire dai troppi cartellini multicolore della scorsa stagione fino alle titubanze di questo inizio d’annata. Le prestazioni a Stoke e Anfield Road, in particolare, hanno visto il nazionale svizzero sedersi sullo scomodissimo banco degli imputati.In questi due confronti il 24enne non è stato capace di gestire il gioco dei londinesi di fronte al pressing incalzante degli avversari e ha collezionato un errore dopo l’altro, alimentando le pericolose ripartenze dei padroni di casa.

Dopo l’ignobile poker subito a Liverpool la squadra di Wenger e il suo condottiero svizzero in mezzo al campo sembrano aver però scollinato.

Se il rotondo 3-0 su un Bournemouth in piena crisi non fa particolarmente testo, lo 0-0 strappato sul terreno dei campioni del Chelsea è un eccellente punto di (ri)partenza.

Di fronte ai Blues, dopo un debutto di match complicato, lo svizzero ha presso le redini del reparto nevralgico del gioco (assieme al collega Ramsey) e ha addirittura costretto la formazione di Conte a un cambio tattico (l’introduzione di un centrocampista di contenimento in più, Bakayoko).

Se si sia trattato davvero della svolta o di uno dei tanti effimeri fuochi di paglia a cui l’Arsenal ha abituato i suoi tifosi ce lo dirà il posticipo con l’ostico WBA di domani sera.

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