1L: arbitraggio sconsolante all’Espenmoos

scritto da Redazione

Il direttore di gara di San Gallo – Mendrisio Sig. Marijan Drmic ha mostrato sabato pomeriggio il meglio del repertorio per far piovere addosso alla categoria quello che a volte può essere definito come becero qualunquismo.

In realtà, dalla vecchia tribuna dell’Espenmoos si è assistito ad una direzione a senso unico con cartellini estratti a caso e mai in maniera univoca: da esempio per tutti il giallo ad Alaimo per aver appoggiato e spinto da dietro un difensore mentre rincorreva un pallone irraggiungibile e a distanza di due minuti la stessa identica situazione con la spinta gratuita alle spalle di Patrick Sutter nei confronti di Kandiah in zona del campo limitrofa il corner.
Non esiste la concessione di due rigori nello spazio di un minuto, entrambi gratuiti e non esiste il mancato rispetto del Fairplay (colpevole prima di tutto il San Gallo) nel non aver restituito la sfera al Mendrisio sul risultato di 0-1 a un minuto dal primo calcio di rigore dopo che De Biasi aveva messo la palla a lato per consentire il soccorso al ginocchio di Tim Staubli. Male, male davvero questo Sig. Drmic che fra gli errori macroscopici ha negato al Mendrisio a cinque minuti dal termine un evidente corner, segnalato dal più vicino assistente, ma incredibilmente negato.
Si è stanchi di assecondare la buona fede e il qualunquismo degli errori simili a quelli che commettono i giocatori nello sbagliare un controllo palla. La buona fede, per quanto visto all’Espenmoos, non esiste, Esistono gli errori: quelli giustificabili e quelli che non sono errori.
A torti subiti non si mettono punti in classifica, ma dopo il rigore negato ai danni di Felici nel finale della gara con il Baden, il sospetto che dopo 180′ se ne siano già viste troppe comincia a preoccupare.

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