1LP – AC Bellinzona, Mirko Facchinetti: “Riportare L’ACB, la mia squadra del cuore, in Challenge League è il sogno nel cassetto”

scritto da Giacomo Napoli

 

Lo scorso anno ritornò a vestire la maglia granata dopo una carriera spesa in Challenge League. Per lui un passato da Golden Boy in cui vestì più volte la maglia della Nazionale rossocrociata.

In queste due frasi si può riassumere, in parte, la lunga ed importante carriera di uno dei simboli dell’AC Bellinzona: il No 10 Mirko Facchinetti. Già, parzialmente, perché il forte centrocampista ticinese classe 1992 nonostante la giovane età ha già maturato un’esperienza notevole sul rettangolo verde. Una carriera, per lui, spesa soprattutto sui campi della Challenge League quando vestiva le maglie di FC Schaffhausen, Chiasso, Locarno, Lugano. Nella seconda serie della piramide calcistica elvetica ha totalizzato – ad oggi – 155 gettoni, categoria che conosce come le sue tasche tanto da volerla rigiocare con i colori granata dell’ACB addosso e raggiungere il prestigioso traguardo delle 200 presenze: “Assolutamente si. Dopo le mie varie esperienze in Challenge League vorrei proseguire questo cammino con la maglia dell’ACB – continua – la mia squadra del cuore, e perché no raggiungere quota 200″. Profilo dal grande temperamento che in giovane età ebbe l’onore di vestire la casacca della Nazionale Svizzera. Sono infatti 17 le volte che scese in campo indossando i colori rossocrociati tra Under 18, 19 e 20:È stata una grande emozione indossare la maglia rosso crociata. Soprattutto nella mia annata, dove c’erano i vari Xhaka, Rodriguez, Seferovic, Freuler, ecc ecc. Il sogno ovviamente c’era ma purtroppo non ho avuto la stessa bravura e fortuna dei miei ex compagni di nazionale”.

Un passato che inorgoglisce ed un presente (ancora) tutto da scrivere e scoprire. Per continuare il grande sogno Mirko decide di tornare nella società che lo fece esordire – nel calcio dei grandi – nel lontano 2011. Per lui allora solo 2 presenze prima di essere aggregato alla selezione giovanile:Si esatto ero stato già nel 2011, purtroppo non da protagonista. Forse ero un po’ giovane per quel Bellinzona ed avevamo una rosa ampia e forte. Dopo un periodo difficile passato a Sciaffusa negli ultimi 6 mesi, dove ho trovato poco spazio e non ero adatto al gioco di Yakin, ho deciso di tornare a casa. Parlando con la società ho capito che era, ed è, un progetto importante per me e per il Bellinzona e – conclude – volevo ritrovare la fiducia persa negli ultimi mesi a Sciaffusa”. Gradito ritorno che coincise con la vittoria del campionato di Prima Lega – nella stagione passata – e il ritorno del biscione tra i professionisti. Com’è stato vissuto da te tutto questo?:E’ stato un anno incredibile, dopo aver vinto il campionato con facilità restava l’incognita dei playoff che però abbiamo superato brillantemente grazie all’esperienza dei giocatori in rosa”.

Inizia una nuova stagione ed il Bellinzona si ritrova a militare in una categoria più consona al blasone di società e città. Promotion League accolta con tanto clamore in estate ma che, a detta di tutti, deve solo essere considerata tappa di passaggio e non punto di arrivo. E’ questo il desiderio di Mirko Facchinetti le cui idee, in merito, sono molto chiare:Abbiamo fatto un ottimo girone d’andata e personalmente sono abbastanza soddisfatto, anche se non nego che vorrei realizzare qualche gol in più. Da questo 2019 mi aspetto un grande entusiasmo da tutta la famiglia dell’ACB – conclude – cercando di vincere più partite possibili e sognare il ritorno in Challenge League”.

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