1LP – Niente di scontato quando si tornerà in campo: il punto dopo la 17ª giornata

scritto da Emanuele Prina

Dopo i recuperi di sabato prossimo, il campionato si fermerà per tre mesi. Con una media di 4 reti e mezzo a partita, si è conclusa la prima fase del torneo.

V PER VENDETTA – Come avevamo già scritto qualche tempo fa, il 35enne montenegrino Samel Sabanovic (foto di Kurt Frischknecht) ha lasciato la sua casa adiacente il “Paul Gruninger Stadion” per trasferirsi a Zurigo. Dopo 400 minuti in bianconero senza trovare la via del gol, Sabanovic era chiamato a confrontarsi con un passato da 189 partite e 85 reti realizzate in 7 stagioni con la maglia delle Corone.

Ci ha messo davvero poco il popolare “Saba” per sbloccare il risultato (complice il suo ex compagno Berisha) e poi per ribaltarlo quando a venti minuti dal termine della partita tutto sembrava volgere a favore della sua ex squadra: non ha esultato il bomber in occasione del primo gol; più difficile contenere lacrime ed emozione in occasione del 3-2. Le prime due reti con la maglia dello Young Fellows hanno permesso alla squadra di Piero Bauert di prendere a tiro Bavois, Zurigo e Cham nella zona paludosa di una classifica sempre più corta, con sei squadre raccolte in soli 5 punti.

Sabanovic, arrivato in Svizzera 15 anni fa per indossare la maglia del Kreuzlingen, ha vestito anche i colori di Wil (lanciato da Axel Thoma), Grasshopper, Aarau e Köniz, compagine bernese con la quale ha temporaneamente diviso in due le sue sette stagioni sangallesi. Il suo ex allenatore Heris Stefanachi aveva rilasciato dichiarazioni contrarie alla scelta del Brühl di rinunciare al giocatore un paio di mesi fa.

UNA CAPOLISTA UN PO’ MENO SICURA – Ancora una giornata storta per il Münsingen che dal “Grunfeld” di Jona è tornato con la dodicesima sconfitta stagionale. Con l’auspicio di una seconda fase più battagliera, la squadra del piccolo comune bernese lascia il 2019 sul fondo della classifica. Non si è fatto pregare il Rapperswil per mettere ancora un po’ più pressione all’Yverdon, sfruttandone il momento incerto. Grazie alla vittoria contro la lanterna rossa del torneo, ora sono diventati 7 i punti che separano la compagine sangallese dalla capolista che nel big match della 17ª giornata si è fatta raggiungere a tempo scaduto dal Nyon in un derby vodese sempre sentito.

Ha reso un po’ meno sereno il Natale della squadra di Anthony Braizat una rete di Jordi Nsiala, quando il pubblico del “Municipal” aveva già creduto di tagliare fuori una diretta antagonista per l’ascesa in Challenge League. Una rete per certi versi che ha dell’incredibile, data la semplicità con la quale la difesa schierata della capolista si è fatta beffare. Con una partita da recuperare (quella di sabato prossimo a Sion), i gialloneri potrebbero salire a quota 30, affiancando l’Etoile Carouge a 8 punti dall’Yverdon.

QUELLE CHE: QUASI, QUASI È UN PECCATO SIA FINITA… – Etoile Carouge, Black Stars e Breitenrain hanno concluso la prima fase della stagione col vento in poppa. I romandi (vittoria numero 50 in Promotion League) hanno sconfitto per 2-1 la 21 del Sion grazie alle reti firmate dall’eterno Vitkieviez e da Oscar Correia, salito a quota 11 alle spalle di Magnetti (12) nella classifica marcatori. Certamente un ottimo campionato quello della matricola ginevrina che oramai da parecchi anni ci aveva abituati a tornei più o meno anonimi in prima lega.

Sorpresona anche quella targata Black Stars: i renani chiuderanno al 4° o 5° posto, a seconda del risultato del recupero che vedrà protagonista il Nyon. La squadra di Tabakovic si è imposta per 3-1 nei confronti del Cham. Si è tolto dai bassifondi della classifica il Breitenrain che, alla “Spitalacker”, ha sconfitto per 4-0 il Bavois: per i bernesi, un finale scoppiettante con due larghe vittorie e una differenza reti di 8-1.

SPERANZA GRANATA: QUANTO POTREBBE CAMBIARE CON IL NUOVO ANNO?Il tennistico 6-2 con il quale i granata hanno spazzato via il Köniz ha riportato fiducia e buonumore al “Comunale”. Il Bellinzona ha conquistato 10 punti su 12 al cospetto dell’avversario bernese dopo la promozione nella categoria. Con una differenza reti di 14-3, i granata hanno dimostrato in due stagioni una netta superiorità nei confronti del Köniz che nel giro di qualche mese ha incassato due cocenti sconfitte in Ticino, una a Giubiasco e l’altra al Comunale.

Nonostante le condizioni atmosferiche abbiano scoraggiato alcuni tifosi e lo stato del terreno, la squadra di Valerio Jemmi ha dettato legge segnando reti di ottima fattura. Cosa succederà ora in seno allo staff tecnico è quello che più o meno si stanno chiedendo tutti in queste ore. La flessione dell’Yverdon (non una novità) ha creato scompenso tra l’entusiasmo per questo nuovo corso ed il rammarico per quanto lasciato per strada.

Inutile – oggi – tornare sulle cause che hanno proiettato la squadra nel marasma del centro classifica. L’ottimismo potrebbe diventare un elemento chiave nella disperata rincorsa alla vetta che dovrà comunque essere lo stimolo sul quale iniziare la seconda fase a testa bassa senza preoccuparsi del divario dalla capolista.

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