2LI: sconfitta amara per il Castello

scritto da Davide Perego

RANCATE – Roba da faticare a crederci! Con una prestazione da “squadraccia”, la capolista Hochdorf torna oltre Gottardo con tre punti che le consentono addirittura di allungare in classifica nei confronti dello Zofingen, battuto alla Trinermatten dal Lugano.

I 90′ del Comunale sono stati infatti un monologo della squadra di Baggiolini che nell’arco dell’incontro ha creato almeno sei limpide palle goal e che alla squadra dell’allenatore-giocatore Remo Meyer ha concesso esclusivamente 120″ di pura ingenuità. Trascinata da un Salerni versione extra lusso, la cenerentola del gruppo 4 ci ha messo un bel po’ per portarsi in vantaggio: giusto capire che questa capolista è una squadra qualunque e che non fosse necessario provare alcun timore da classifica.

Dopo aver colpito un palo su punizione con Roncoroni, è stato lo stesso numero 20 del Castello a fare centro al secondo tentativo mettendo la palla alle spalle di Patrick Schmidt con un mancino a giro preciso. Nessun cenno di presenza da parte dei lucernesi che hanno scampato in un paio di situazioni il 2-0 e negli ultimi due minuti del primo tempo hanno piazzato un micidiale uno-due con Raijc e Wildisen, quest’ultimo con la complicità di Regazzoni, per tornare nello spogliatoio in clamoroso vantaggio.

A margine dell’andamento dell’incontro, va segnalata la grave insufficienza del direttore di gara che solo nel primo tempo ha evitato agli ospiti tre cartellini gialli per falli da dietro, dei quali uno su Salerni da ultimo uomo. La ripresa non ha modificato nulla in chiave tattica con il Castello a testa bassa alla ricerca del goal e l’Hochdorf incapace di costruire anche una sola ripartenza a causa di una mediocrità tecnica imbarazzante per una squadra da 31 punti.

Un colpo di testa fuori di un niente di Salerni, uno altissimo da posizione favorevole di D’Aloia, una conclusione altrettanto alta di Zanini da sedici metri dopo una sponda intelligente di Trapanese sono state occasioni importanti, ma fra tutte va segnalata anche quella capitata a Trapanese che dopo aver subito uno sgambetto da rigore ineccepibile ha voluto sfruttare il vantaggio dell’essere rimasto in piedi calciando di potenza sui pugni di Schmidt.

Nel finale è arrivata addirittura la terza rete degli ospiti – accompagnati da cinque sostenitori calorosi – con un tiro “della domenica” di Remo Meyer da metà campo che ha sorpreso Gaffuri. Occasione sprecata per un Castello che avrebbe meritato molto più di un punto e che esce invece dal campo a mani vuote. Una riflessione sulla necessità di mettere in tutto e per tutto un po’ più di cattiveria agonistica, necessaria per una squadra che lotta con una posizione di classifica così complicata. Cattiveria che serve anche per reclamare in situazioni di evidenti capovolgimenti del regolamento come quelli applicati dal direttore di gara. In situazioni come queste, anche un pubblico particolarmente silenzioso non aiuta a far cambiare idea ad una terna sulla quale pesa probabilmente (a detta di chi era in linea) anche la responsabilità della rete in offside di  Raijc.

Infine, sul risultato di 1-2, manca alalla squadra di Baggiolini anche un secondo calcio di rigore per una trattenuta nettissima nell’area piccola ai danni di Salerni. Ci sarà molto da analizzare in settimana per lo staff del Castello. Se la ride invece l’Hochdorf che esce da una partita incubo con i tre punti e con un vantaggio in classifica addirittura aumentato. E’ come sempre il bello e il brutto di questo sport.

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