2LI, Taverne, mister Meroni: «La delusione è palpabile, in quanto siamo coscienti che l’avversario era battibile»

scritto da Claudio Paronitti

La sconfitta patita in casa del Kickers Lucerna ha lasciato un po’ di amaro in bocca al Taverne, tornato a casa senza punti pur mostrando cose egregie su tutto l’arco dell’incontro

Al termine del match, mister Damiano Meroni ci ha fornito le emozioni vissute nei novanta minuti disputati sul rettangolo verde dello Sportplatz Tribschen. Ecco cosa ci ha raccontato il condottiero giallonero.

La prima frazione – «Abbiamo giocato un primo tempo come lo avevamo preparato, e cioè fatto di attesa sui loro 30 metri. Con regolarità abbiamo riconquistato decine di palloni sui loro errori in uscita: siamo stati tanto bravi nel lavoro d’attesa e di riconquista, ma altrettanto inconcludenti e titubanti nel concludere le diverse ripartenze capitate. Questo è il più grande rammarico, e pure una nostra mancanza del primo tempo, che ci doveva fare uscire alla pausa in vantaggio, viste le situazioni create. Nei primi quarantacinque minuti Di Graci ha dovuto intervenire al 35′ su una punizione dai 20 metri, parata senza difficoltà. Così, si va negli spogliatoi sullo 0-0».

La ripresa – «Nel secondo tempo si inizia con la stessa intenzione, anche se il Kickers sembra più combattivo. Al minuto 52 avviene un rilancio dai nostri 5 metri, a centrocampo perdiamo una seconda palla e, non perfettamente piazzati, concediamo metri all’attaccante lucernese, il cui tiro non viene trattenuto, ma sul tap-in c’è il compagno libero d’insaccare in fondo alla rete. E qui avremmo dovuto essere più bravi a ricercare le geometrie piuttosto che cercare con lanci lunghi la porta avversaria, facilitando così il loro gioco aereo e creando poche opportunità. A 10 minuti dalla fine ci mettiamo con tre giocatori dietro, tre a centrocampo e quattro attaccanti, conquistando pure una punizione sui 16 metri (anche se vedendo gli sguardi dei locali il fallo probabilmente era all’interno dell’area). La punizione, purtroppo, non dà esito positivo. Rischiando di trovare il pareggio ci si espone e su una di queste ripartenze subiamo il 2-0».

L’analisi conclusiva – «La delusione per la sconfitta è palpabile, lo è ancora di più in quanto si è coscienti che l’avversario poteva essere battuto. Questo non è avvenuto, per merito loro, perché bravi a sfruttare la palla concessa nell’occasione dell’1-0, ciò che noi sulle diverse opportunità avute non abbiamo fatto. Ora, guardiamo avanti pensando a Sarnen sabato, e a Brunnen quattro giorni dopo, di mercoledì».

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