2LR: un Sementina (finalmente) con grande personalità!

scritto da Toto

Ebbene sì. Questa vittoria del Sementina la si può proprio definire cosi. Ha vinto la personalità di questa squadra che, seppur sotto di una rete al 45′ con una splendida punizione di Apicella, ha saputo reagire nel giusto modo andando a prendersi i meritatissimi tre punti in palio.

In un primo tempo giocato a buon ritmo da entrambe le contendenti ma privo di mordente, vi sono da rimarcare solo alcuni sporadici tentativi di cambiare il risultato: all’8′ minuto è il Sementina a vedersi annullare la rete da calcio d’angolo. Dopo una prima capocciata di Panizzolo, il tap-in di Tonelli è stato infatti giudicato in fuorigioco. In seguito, al 26′ una doppia conclusione di Berisha, prima di piede (ribattuta) poi di testa (parata dall’estremo ospite).

Negli ultimi 10 minuti è il Collina d’Oro a farsi molto pericoloso dopo un erroraccio difensivo dei padroni di casa dapprima, poi al 45′ con da un’ingenua punizione dai 16 metri del Sementina, l’esperto Apicella non si è lasciato scappare l’occasione per colpire gli uomini di Berriche infilando la palla del momentaneo vantaggio ospite.

Ma è proprio da questo goal, preso proprio allo scadere del primo tempo, che il Sementina ha trovato la forza per far uscire la personalità della grande squadra.

Un maggior ritmo impresso alla gara, una maggiore concentrazione e ordine da parte degli uomini migliori ma soprattutto l’ingresso del giovane Trotta ha permesso appunto al Sementina di cambiare registro. Dapprima con Mirani, il quale dopo una ribattuta della difesa ha scaricato in rete con tutta la potenza il suo sinistro raggiungendo il pareggio, poi Berisha, 5 minuti dopo su prolungata azione di Lazic e atterramento dello stesso, trova il punto del meritato vantaggio su rigore.

Da qui in poi è il Collina d’Oro a farsi sempre più pericoloso ma il bravo e attento Minotti non si è più lasciato trafiggere dagli attacchi degli ospiti e infine con il più classico dei contropiedi ecco la terza segnatura, ancora di Berisha, ben imbeccato dall’ottimo Trotta.

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