Dopo la bella promozione dell’anno scorso, quest’anno la squadra di mister Sciarini sta facendo un po’ di fatica in Terza Lega. Le prestazioni sono quasi sempre state buone, ma i punti raccolti soltanto dieci
La neopromossa Pro Daro, così come il Claro (anche lui salito l’anno scorso dal Gruppo 2 di Quarta Lega), ha vissuto un girone di andata complicato: non sempre le belle prestazioni hanno portato punti, così la squadra di mister Sciarini ha chiuso la prima parte di stagione al penultimo posto, ma il traguardo salvezza è ancora ampiamente raggiungibile.
«Credo che la nostra posizione in classifica sia giusta – ammette con molta serenità Matteo Cavalli, presidente della Pro Daro – abbiamo buttato via alcuni punti preziosi per nostri errori. Appellarmi alla sfortuna non è nelle mie corde. Parlerei piuttosto di imperizia».
«Vogliamo con forza raggiungere la salvezza – continua il presidente Cavalli – per noi è un traguardo importantissimo per dare uno sbocco interessante ai nostri Allievi A. In classifica è stato importante non perdere terreno dalle squadre che ci precedono e che come noi sono in lotta per non retrocedere. Non facciamo la corsa su una squadra in particolare, l’obiettivo è alla fine dell’anno averne alle spalle almeno due (meglio ancora tre)».
Nonostante il penultimo posto con 10 punti (in tredici partite disputate) i neroazzurri hanno giocato quasi sempre alla pari contro qualsiasi avversario. Le sconfitte di misura contro Gordola, Ravecchia o Monte Carasso, ma ancor più le vittorie con Solduno e Tenero Contro, lo dimostrano. «In quasi tutte le partite abbiamo fatto qualcosa di buono – prosegue Cavalli – però, allo stesso tempo, non abbiamo mai disputato una partita perfetta, complici errori banali e la poca abitudine a un campionato difficile come quello di Terza Lega. Sarà paradossale, ma la volta in cui la squadra mi è piaciuta di più è stata nella parte iniziale della sfida contro il Sementina, partita poi persa 5-0, la nostra sconfitta più netta».
Tutto ancora da decidere nelle zone basse della classifica del Gruppo 2 di Terza Lega, con sei squadre raccolte in un fazzoletto, dal Verscio a 14 fino ai Carassesi che chiudono il girone con 8 punti. «Speravo di avere una posizione in classifica migliore di quella attuale – confessa il presidente Cavalli – ma sapevamo che sarebbe stato un campionato molto duro e pieno di difficoltà. Siamo però vivi, ed è questo ciò che conta adesso. E conta ancor di più il fatto che i giocatori, lo staff tecnico e tutta la dirigenza stanno remando nella stessa direzione. L’interesse di gruppo è più forte delle individualità e le individualità sono poste al servizio del gruppo».
Il mercato di riparazione invernale potrà aiutare la Pro Daro a raggiungere la salvezza? «Di principio la mia filosofia è dare sempre fiducia, senza stravolgere inutilmente le dinamiche del gruppo. Detto questo, ammetto che forse ci farebbe comodo un giocatore per reparto, ma noi non andremo a cercare nessuno. A settembre siamo riusciti a portare a Daro un solo nuovo giocatore, un giovane con tanto entusiasmo che sfortunatamente si è però infortunato. Evidentemente, non siamo attraenti come forse lo sono altre squadre. Mi piacerebbe che in prima squadra trovassero spazio alcuni nostri Allievi A, ne abbiamo di validi e non vedo il motivo di non far fare loro un’esperienza anche in Terza Lega».
«Vorrei però chiudere con una cosa a cui tengo veramente tanto – conclude Matteo Cavalli – e che ci riempie di orgoglio: è il nostro settore giovanile. La nostra società, tutta da solo senza nessun Raggruppamento, oltre a una prima squadra in Terza Lega, può contare su tre formazioni di Allievi (A, B e C), altre due di Allievi D, due di Allievi E, e infine due squadre di Scuola Calcio (F e G). Credo sia un caso unico o molto raro nel panorama del calcio dilettante ticinese».