51 anni e non sentirli: George Weah torna in campo e la folla è in delirio

scritto da Claudio Paronitti

“King” George Weah, tornato in campo a 51 anni nell’amichevole tra la sua Liberia e la Nigeria – © sport.sky.de

La pensione può attendere. A 51 anni George Weah è tornato in campo con la sua nazionale in un’amichevole ufficiale con la Nigeria

L’unico africano ad aver conquistato – nel 1995 – l’ambito trofeo di miglior calciatore del pianeta (il Pallone d’Oro) è ora il Presidente della Liberia, ma, nonostante si sia ritirato dal calcio giocato per intraprendere la carriera politica, non ha alcuna intenzione di appendere le scarpette al chiodo.

E così accade che l’ex centravanti di Monaco, Paris Saint Germain e, soprattutto, Milan, torni in campo alla veneranda età (per un calciatore) di 51 primavere, dopo aver detto addio al mondo del pallone agonistico una quindicina di anni or sono.

La sfida amichevole di Monrovia tra Liberia e Nigeria avrebbe dovuto essere l’occasione per veder ritirata la storica maglia numero 14 (che non verrà più indossata da nessuno) che King George ha indossato nel corso della sua immensa carriera in nazionale.

Invece, tra lo stupore generale, eccolo allacciarsi gli scarpini, vestirsi con la divisa ufficiale e scendere sul prato verde con la fascia di capitano al braccio.

A ogni pallone toccato l’ovazione della folla rimbombava forte all’interno del Samuel Kanyon Doe Stadium, l’impianto della capitale che ospita le partite della nazionale. Fino al minuto 80, in cui è arrivato il momento della sostituzione, accolta da un delirio generale.

L’incontro in questione è stato vinto dalla Nigeria per 2-1, grazie alle reti firmate nel primo tempo da Henry Onyekuru e da Simeon Nwankwo. I padroni di casa hanno accorciato su rigore a un giro d’orologio dal termine con Kpah Sherman.

Il punteggio della sfida è relativo. In futuro, solo le statistiche si ricorderanno di ciò. I pensieri saranno per sempre rivolti agli ottanta minuti trascorsi sul terreno di gioco dal più grande calciatore africano della storia, che risponde al nome di “King” George Weah.

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