Dopo tre annate poco positive, quest’anno il vento sembra cambiato, merito di una squadra che sta prendendo consapevolezza nei propri mezzi e che vuole continuare a stupire
Forse ci siamo. Nelle ultime quattro partite il Codeborgo sembra finalmente aver trovato il giusto equilibrio. Le tre vittorie contro Gorduno, Makedonija e soprattutto Audax Gudo hanno ridato morale, mentre la sconfitta di misura con la capolista Moesa sta a indicare che forse i 12 punti di distanza dalla vetta sono un po’ troppi.
«Vorrei partire dalla sconfitta contro il Moesa – racconta Karim Spinelli, allenatore del Codeborgo – in cui nonostante il risultato negativo abbiamo giocato alla grande. A tratti anche dominando l’avversario. Il vero Codeborgo non è quello brutto visto nelle prime partite della stagione, ma quello delle ultime quattro gare in cui sono arrivati anche i risultati. Peccato essersi svegliati tardi. È dal 12 luglio che ci alleniamo e facciamo amichevoli, ma ci abbiamo messo decisamente troppo tempo per comprendere il nostro potenziale. Adesso non ci dobbiamo fermare. Bisogna migliorare ancora nella continuità e lavorare molto, solo così potremo ottenere altri risultati positivi. Dobbiamo ancora crescere, possiamo farlo tutti: io, lo staff, i giocatori (che già lottano come dei leoni) e la società».
Oggi il Codeborgo è settimo (con le quotazioni della squadra in netta ripresa), ma nelle ultime tre stagioni la classifica ha sempre pianto: penultimo posto nel 2017/2018 e nel 2015/2016, ultimo posto nel 2016/2017. Quest’anno però il vento sembra cambiato: «Restiamo con i piedi ben piantati per terra. Il nostro obiettivo è migliorare i punti dell’anno scorso. Però confesso – conclude mister Spinelli – che mi piacerebbe tanto essere lì davanti a giocarmela con le “grandi”. Abbiamo già affrontato tutte le prime, e secondo me il favorito numero uno alla promozione è il Locarno. Il Moderna mi ha però impressionato, hanno davvero un buon collettivo. Sarebbe bello, senza nulla togliere alle altre squadre, che fosse proprio il Moderna a centrare la promozione».