Parole severe del tecnico biancoblu, che però sportivamente si assume la responsabilità degli ultimi due pareggi non proprio in linea con le ambizioni della società
Dopo il convincente esordio contro il Moesa e il passaggio del turno in Coppa Ticino contro il Riva (Terza Lega), qualcosa nel Locarno si è inceppato: due pareggi consecutivi per 2-2 contro Audax Gudo e Gorduno. Remy Frigomosca, tecnico dei biancolu, con molta sportività e facendo anche autocritica prova a spiegare il periodo poco brillante che sta attraversando la sua squadra.
«Chiaramente sono deluso dell’ultima partita contro il Gorduno – racconta l’allenatore – perché abbiamo buttato alle ortiche tre punti che erano alla nostra portata. Siamo entrati in campo troppo rilassati e privi di aggressività. Qui l’errore è mio, perché sono io che devo dare una scossa mentale ai ragazzi».
«Il gruppo si impegna sempre molto, è eccezionale, ma contro il Gorduno ci sono davvero pochi alibi. Anche se siamo andati sotto 2-0 nel primo tempo, era una partita da vincere segnando cinque/sei gol. Non possiamo permetterci di sbagliare così tanto sotto porta, né contro il Gorduno né mai».
«Più in generale – continua mister Frigomosca – dobbiamo imparare a essere più lucidi e tranquilli mentalmente. È una critica che faccio a me stesso, ai giocatori e a tutto quello che ci gira intorno. È inutile fare giri di parole, il nostro obiettivo è vincere. Ma bisogna anche saper convivere con questa “pressione”, se così si può chiamare, perché in realtà si tratta solo di migliorare nella consapevolezza nei propri mezzi»
«Dopo un buon inizio di campionato e la partita giocata alla pari (e vinta) contro il Riva in Coppa Ticino, c’è stato un passaggio a vuoto con questi ultimi due pareggi. Se a Gudo il pareggio poteva starci, quello contro il Gorduno assolutamente no. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare di più per raggiungere i nostri obiettivi. Fare meno chiacchere e sacrificarsi di più, perché la parola “facile” nel calcio non esiste più».
«Abbiamo una squadra ampiamente competitiva – prosegue Frigomosca – e probabilmente le colpe sono mie se non stiamo rendendo quanto vorrei. Il mio compito deve essere più mentale, anziché tecnico tattico, ma allo stesso tempo sono convinto della bontà del percorso che abbiamo intrapreso, io e il mio collega Cordero».
«Manca un click per sbloccarci, probabilmente dopo queste due partite lo hanno capito anche i giocatori. Siamo il Locarno – conclude l’allenatore – l’affetto e la passione che ci circondano non meritano figuracce come quella fatta contro il Gorduno. Una figuraccia non tanto sotto l’aspetto tecnico o tattico, ma per la mancanza di sacrificio e il brutto risultato. Bisogna rendersi conto di dove siamo e chi siamo. Subito. Detto questo va comunque fatto onore sia al Gorduno che all’Audax Gudo, perché ci hanno creduto più di noi. Il giorno che metteremo lo stesso entusiasmo di queste due squadre, allora lì sarà il vero Locarno che voglio vedere tutte le domeniche».