5L: La rinascita del FC Ceresio

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Intervista a Milo Delorenzi, direttore sportivo e giocatore del FC Ceresio.

ceresioPrima di tutto, Milo, grazie per la disponibilità dimostrata nel rilasciarci quest’intervista. Il FC Ceresio, che nella stagione 2015-2016 non ha iscritto la squadra degli Attivi, è una piacevole sorpresa di questo campionato. A chi va il merito per il lavoro che attualmente, classifica alla mano, sembra stia dando golosi frutti?

Devo indubbiamente ringraziare tutto lo staff per l’ingente lavoro svolto, e una menzione d’onore va certamente indirizzata a Fabio Baldovin, nuovo presidente a cui va attribuito il merito di essersi prodigato, e non poco, per iscrivere nuovamente una squadra di Attivi con una rosa più che competitiva e solida. Non è mai facile ripartire da zero; ma il FC Ceresio ha potuto contare e conta tuttora sull’impegno di tutta la società, a partire da quello del nuovo presidente. Abbiamo un progetto chiaro e vige sintonia al nostro interno.

Come vivi la tua doppia funzione in seno al FC Ceresio?

A dire il vero rivesto tre funzioni: oltre a quella di DS e a quella di giocatore sono un tifoso molto accanito e questi colori mi stanno veramente a cuore. Devo anche confessare di essere una persona che mette anima e corpo in ciò che fa, quindi non mi pesa l’impegno su più fronti.

Come hai detto tu, a stupire sono anche i risultati finora ottenuti grazie a una rosa certamente competitiva.

Esattamente. Siamo riusciti a comporre una rosa che contiene al suo interno diversi giocatori d’esperienza e importanti, che hanno già calcato campi di leghe superiori: basti pensare al nostro capitano, Silvio Enrique, giocatore di assoluto livello. I risultati sinora ottenuti hanno dimostrato il nostro valore.

Il vostro pare essere un gruppo affiatato e omogeneo.

Nel nostro gruppo vige un certo equilibrio dato dall’unione tra elementi di esperienza e forze fresche e di qualità. Inoltre abbiamo un occhio di riguardo nei confronti del nostro settore giovanile: la nostra filosofia ci impone di concedere degli spazi anche ai più giovani.

Ceresio

Silvio Enrique è un nome che suonerà familiare a una fetta dei nostri errori. Puoi dirci qualcosa a proposito del vostro capitano?

Per quanto concerne il lato sportivo il suo curriculum parla per lui: ha indossato le maglie di Lugano, Chiasso, Sion, Lucerna e Mendrisio. In merito al lato umano non si può non apprezzare le sue ottime doti di leadership, grazie alle quali riesce garantire l’armonia all’interno del gruppo, dando una grossa mano alla guida tecnica.

Quale giocatore ti stupisce di più?

Prima di rispondere devo premettere che sono più che contento e soddisfatto di ogni elemento che compone a vario titolo la nostra rosa: ognuno sta facendo la sua parte. Detto questo, citerei senz’altro Ercan Bayrak: a quasi 40 anni corre ancora come se ne avesse 20 e grazie alla sua eccezionale personalità si erige ad esempio per tutti.

Abbiamo parlato, in maniera più o meno approfondita, di staff e giocatori. Cosa puoi dirci a proposito della guida tecnica?

Possiamo fare affidamento su un allenatore in gamba e con un importante bagaglio di esperienze quale è Nicola Mastromarino, affiancato da Genc Berisha. Mastromarino ha doti tecniche e morali importanti, come testimonia l’apprezzamento dei giocatori. Il rapporto con lui è di assolute stima e collaborazione. Per quanto riguarda i portieri, il nostro preparatore è Gianni Vallario.

Attualmente occupate, appaiati al Rapid Lugano 2, la prima posizione. Vi siete posti un obiettivo da raggiungere a fine stagione?

Nella fase di costruzione della rosa eravamo consapevoli di aver reclutato giocatori di qualità. Il primo posto attuale ci rende certamente orgogliosi, ma sappiamo che il campionato di Quinta Lega è difficile e le insidie sono dietro l’angolo: cercheremo di rimanere in testa alla classifica, consci che non è facile. È risaputo che il ritorno è molto agguerrito e, per questo motivo, continueremo su questa strada lavorando anche nella pausa invernale.

Per ora avete perso punti contro l’Arzo e ne avete raccolto solo uno contro la Campionese. A cosa imputeresti queste battute d’arresto?

Dispiace non aver raccolto la posta piena contro queste due buone squadre. Tuttavia siamo contenti di aver vinto con merito l’importante scontro diretto contro il Rapid Lugano 2. Ritengo sia fisiologico fare dei passi falsi: all’organico, integralmente rinnovato e composto anche da giovani Allievi, mancano ancora degli automatismi su cui mister Mastromarino sta lavorando, per garantire armonia tra i reparti.

Oltre a quello prettamente sportivo, avete altri obiettivi?

Certamente. Con il nostro impegno miriamo a riportare entusiasmo intorno al nostro ambiente. Per riuscire a creare un clima ideale per tutti ci auguriamo di ricevere solidarietà e partecipazione da parte di tutti.

La vostra infermeria comincia ad essere piuttosto affollata: pensate di muovervi sul mercato alla ricerca di qualche profilo adatto?

È vero. Attualmente una parte della rosa è indisponibile ma il nostro gruppo, ampio e di qualità, riesce a sopperire alle assenze. In ogni caso un occhio al mercato lo si dà sempre.