Amedeo Stefani: coerenza e dignità

scritto da Davide Perego

Stefani-5Per quanto con Amedeo abbia parlato più volte, la sua voce calda e profonda fa sempre una certa impressione. Caratteristica questa che può magari stridere con la sua reputazione di essere particolarmente “aggressivo” ed esigente con una tonalità che richiama i suoi giocatori alla massima attenzione. La notizia delle dimissioni del (nuovo) allenatore del Vacallo ha colto un po’ tutti di sorpresa. Abbastanza stupito di come si siano evolute le condizioni di rapporto con la società anche lo stesso Stefani che in pieno ferragosto non si è rifiutato di chiarire alcuni aspetti della clamorosa separazione.

Come sono andate le cose ?

” Mah…guarda…chi mi conosce sa come sono fatto. Prima di tutto coerenza e rispetto degli impegni presi. Ho fatto di tutto per allestire una squadra competitiva a Vacallo ed ho trovato la massima disponibilità da parte della società nel venire incontro alle mie esigenze. Non sono uno che si mette a lavorare sul campo soltanto perchè non ne può fare a meno. Sono uno che preso l’impegno in accordo con la società passa al rapporto diretto e schietto con i suoi giocatori ed inizia a lavorare”.

Risultati sorprendenti nelle prime amichevoli (da quelli ottenuti al torneo di Losone fino all’ultimo test con il Novazzano) e sensazione di un ambiente già trasformato dal tuo carisma hanno fatto però contrappeso alla notizia delle dimissioni…

” Ho portato a Vacallo dei giocatori che conosco molto bene e che hanno contribuito ad elevare la qualità tecnica della squadra. Sono riuscito a trovare la collaborazione della società per quanto concerne il terzo allenamento ed abbiamo costruito una rosa che mixa bene gioventù ed esperienza. Secondo me manca ancora qualcosa e su questo “qualcosa” sono emerse le prime contraddizioni. In fondo sono un allenatore di calcio e non un direttore del traffico”.

Spiegati meglio…

” Come in tutte le squadre di ciascuna categoria – dalla Super League alla 5^ Lega – è normale che un giocatore più forte, il cosiddetto rinforzo, possa soffiare con merito il posto ad un compagno di squadra. A Vacallo – questo l’ho capito proprio quando si è presentato il problema – qualche giocatore è intoccabile ed ha un rapporto troppo stretto con la dirigenza. Inevitabile ostacolare la mia richiesta di potenziare un determinato reparto se questo va a compromettere la posizione di un giocatore al quale starebbero stretti turn over o panchina”.

Da qui la tua scelta di mollare tutto….

” Massì. Io sono fatto così. Se vengono a meno strette di mano e programmi concordati solo un mese fa allora tutto è inutile. Sarebbe stato per me più conveniente “percepire un rimborso”, stare in silenzio e continuare a lavorare una squadra che in queste settimane ha fatto progressi e regalato le prime impensabili soddisfazioni. E invece no: metto in discussione il mio ruolo per coerenza e dignità. Ribadisco che non sono e non voglio essere una marionetta ma un allenatore con pieni poteri sulla base di quanto concordato. Quindi nessun rancore nei confronti di una società bene organizzata e capace di assecondare le mie richieste. Purtroppo si è arrivati fino ad un certo punto. Da lì in poi qualcuno ha voluto fare di testa propria e per come sono fatto io sarei stato ipocrita a continuare. Ribadisco che quello che alla fine paga per il proprio carattere sono esclusivamente io. Certo: mi spiace per tutti coloro che si sono fatti coinvolgere con grande entusiasmo dal mio arrivo a Vacallo ed in particolare i giocatori che sono stati tesserati per seguirmi”.

E adesso siamo in mezzo ad una strada ?

” Non è un problema. Chi mi conosce sa quel che valgo e a cosa posso essere utile. Ci sono le mie squadre del cuore da seguire. Impegnerò il mio tempo seguendo Mendrisio e Maroggia”.

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