AUS-1, Gregory Wüthrich: «Per me è una nuova partenza, sono grato dell’opportunità che mi è stata concessa»

scritto da Claudio Paronitti

Gregory Wüthrich – © Perth Glory FC

Lo scorso 18 settembre Gregory Wüthrich lasciava lo Young Boys per sposare la causa del Perth Glory, con cui si è impegnato per una stagione, ossia sino al 30 giugno 2020

A poche ore dal debutto ufficiale (previsto tra le mura amiche domani, domenica 13 ottobre 2019, contro il Brisbane Roar) nel massimo campionato australiano, la Hyundai A-League, il 24enne difensore centrale è stato intervistato dal sito web ufficiale della sua ex società. Ecco le sensazioni del calciatore bernese.

La vita nella terra dei canguri – «Mi sento molto bene. Il Perth Glory, il mio nuovo club, è strutturato in maniera professionale, il campo di allenamento è impeccabile. E per ciò che concerne la vita a fianco dello sport, non posso che parlarne positivamente. La città e le spiagge sono eccezionali, le persone aperte e amichevoli. E da questa settimana ho un appartamento tutto mio nella zona occidentale di Perth. Posso solo descrivere aspetti positivi».

Il livello del calcio australiano – «Al momento è difficile dare una valutazione completa, in quanto non ho molta esperienza quaggiù. Quello che posso dire, però, è che la qualità dei nostri allenamenti è elevata e si vede da sé. E, secondo i miei nuovi compagni di squadra, c’è molta sostanza. Perciò, siamo obbligati a giocare un ruolo importante nella corsa al titolo».

La decisione di un trasferimento in un nuovo Continente – «Già al termine della scorsa stagione avevo intenzione di cambiare aria. In Europa non è successo nulla e un trasferimento in Svizzera non volevo farlo. Poi, quasi dal nulla, è giunta l’offerta da Perth. Mi sono sentito al telefono con il tecnico Tony Popovič e da lì mi sono convinto. La vedo come una nuova partenza. Tanti aspetti sono nuovi e devo abituarmici. Sono contento e grato che mi sia stata recapitata questa opportunità».

Cosa manca della Svizzera? – «Finora non ho avuto molto tempo per pensarci (ride). Ma grazie a FaceTime e WhatsApp sono sempre collegato con la Svizzera. Con Marco Bürki, Thorsten Schick, Christian Fassnacht, Loris Benito e Djibril Sow abbiamo creato un gruppo su WhatsApp dove ci sentiamo giornalmente».

L’Australia come opportunità per un salto di qualità – «Sì, lo credo. Qui ci sono sempre giocatori che hanno fatto il salto nelle maggiori leghe europee».

Il ruolo in campo – «Nella preparazione abbiamo giocato con una difesa a tre, nella quale io ho giostrato a destra o a sinistra. Il sistema è nuovo e mi piace».

I lunghi viaggi per disputare le partite – «Lo so. Quando giochiamo in trasferta dobbiamo prendere l’aereo, perché siamo l’unica squadra della costa ovest del Paese. Ma è anche una nuova esperienza che faccio volentieri. Sono estremamente felice di ciò».

Leggi anche questi...