Basilea, Marcel Koller gioca in difesa e a carte coperte: «Lo Young Boys è l’assoluto favorito per (ri)vincere il titolo»

scritto da Claudio Paronitti

Venerdì sera sul terreno del Tourbillon Sion e Basilea daranno il via alla stagione 2019-2020 di Raiffeisen Super League

In vista del debutto ufficiale nel nuovo campionato il tecnico rossoblù Marcel Koller si è raccontato in una lunga e interessante intervista rilasciata alla giornalista Céline Feller del portale online Watson.

Le sensazioni estive e gli obiettivi futuri – «Innanzitutto, occorre sottolineare che questa tranquillità è importante. È la logica conseguenza della presenza di tutti gli elementi della rosa, il cui stato d’animo è buono. A conferma di ciò, possiamo lavorare senza infortunati. Inoltre, la maggior parte della squadra è rimasta la stessa dell’anno scorso. In questo modo, le sedute quotidiane trascorrono serenamente. Lo scorso agosto, quando io e il mio staff ci siamo insediati a Basilea non c’era traccia di questa tranquillità. Dovevamo conoscere i ragazzi e tradurre il lavoro in risultati. È stato estremamente complicato riportare il gruppo sulla retta via. Ho sempre sostenuto che ci sarebbe voluto del tempo per ritrovare pace e stabilità e per imporre ai giocatori le nostre idee di gioco. Ce l’abbiamo fatta verso la fine dell’anno solare e nel corso di tutto il girone di ritorno. Questa stagione vogliamo confermare le sensazioni vissute negli ultimi mesi».

La fascia di capitano – «La nomina di Valentin Stocker non è un regalo nei suoi confronti e non significa che giocherà sempre. Anche lui lo sa. Ci sono molti compiti da svolgere all’interno della squadra e assieme alla società. Naturalmente conta anche il rapporto che intercorre tra di noi. Con la sua esperienza e la sua utilità si è meritato di indossare la fascia di capitano. Fabian Frei si allena molto bene, è sempre focalizzato sull’obiettivo e, da quando siamo qui, ha quasi sempre giocato. Per me è un elemento molto importante».

Le speculazioni sul rapporto con l’ex DS Marco Streller – «Sarebbe meglio se certe cose non si leggessero (ride)! Ovviamente, sono venuto a conoscenza di ciò che è stato scritto e le relative speculazioni. Io però amo il calcio. Sono entrato in questo mondo molto tempo fa e ho vissuto parecchie esperienze per poter capire ciò che conta davvero. Quello che viene scritto sulla stampa per me non è rilevante. Con l’età e l’esperienza, forse è un vantaggio, perché in un modo o nell’altro qualcosa si è già vissuto. Ho avuto la possibilità di staccare la spina per 14 giorni, approfittando al massimo di questi momenti. È stato fondamentale, in quanto, nella pratica, si pensa sette giorni su sette al calcio, che è al centro della tua vita».

Il cammino internazionale – «Il sorteggio dei preliminari di Champions League non ci ha riservato un avversario facile. Il PSV Eindhoven è un ostacolo parecchio complicato da superare. Con ciò, non voglio dire che non abbiamo opportunità di superare il turno. Se riusciremo a crearci due o tre occasioni, avremo l’obbligo di sfruttarne almeno un paio. Necessitiamo la massima concentrazione e il cinismo per colpire nel momento più propizio, come d’altronde fa una squadra di alto livello. Gli olandesi non giocano sempre bene, ma quando hanno una chance, ecco che la palla entra in porta».

La lotta per il titolo nazionale – «In linea di principio lo Young Boys è il chiaro favorito. Per noi come staff tecnico va bene così, perché non sappiamo cosa ci riserverà il futuro. I gialloneri si sono imposti negli ultimi due anni e di conseguenza sono gli assoluti favoriti. Tutti noi cercheremo di mettere loro i bastoni tra le ruote».

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