BCL: il punto dopo la 24^ giornata

scritto da Flavio Ferraria

Le emozioni del campionato cadetto riguardano le zone basse della classifica. Il Wil resta  in attesa di decisioni della Commissione di disciplina della Lega che dovrà decidere se la procedura del pagamento dei salari è avvenuta secondo i regolamenti disposti dalla Lega stessa.

In questo scenario i sangallesi  giocano  e continuano  a perdere o quanto meno a non vincere.  Al momento il Wil vive di rendita…I punti conquistati nel  2016 erano 26, saliti a 27 con il pareggio contro il Le Mont, grazie a ciò mantiene  un  discreto margine di vantaggio sulle altre.

La giornata passata non è stata sfruttata al meglio dal Chiasso che giocava in casa contro il Wohlen. Alla vigilia vi era ottimismo per i ragazzi di Scienza.  Non è stato così. Si sono dovuti accontentare di un punto;  un punto che pesa di più in casa argoviese;  permette a Mister Gabriele di restare agganciato allo Sciaffusa e di respingere l’assalto di chi insegue. Un vero rammarico per Scienza visti i risultati che sino sviluppati nel corso della domenica pomeriggio.

Incredibile  a Winterthur. Migliore affluenza di pubblico: 4.800 spettatori. Una passione che stride con la classifica. Se riusciranno a salvarsi i dirigenti farebbero bene a guardarsi intorno, levarsi i paraocchi e farsi aiutare da persone che vogliono  far tornare il club agli splendori di una volta.

Incredibile ancora di più quello che è successo ad Aarau (Foto concessa dal FC Aarau) con due black out. La luce va via prima del fischio d’inizio e così l’arbitro posticipa di trenta minuti; si comincia e dopo 25 secondi di nuovo al buio. Triplice fischio finale con vittoria a tavolino dello Zurigo. Brutta figura per gli argoviesi e per il calcio svizzero.

Continua la marcia inarrestabile del Servette che continua a vincere in casa e fuori grazie a tutta la squadra e al suo attaccante: Nsame. La conquista del secondo posto, che  serve solo per gli almanacchi, muove un po’ di emozione tra i due sodalizi romandi in attesa degli scontri diretti  di aprile (l’otto) e di maggio (quattordici) prima a Ginevra e poi alla Maladiere.