BCL: Servette tra luci ed ombre; Xamax da rividere

scritto da Davide Perego

Fatica, si trascina, non eccelle. Eppure, lo Xamax vince. Avrebbe anche potuto ritrovarsi oggi in piena crisi. Può essere ovviamente soggettivo, ma questa squadra non ha mai brillato. Dal debutto in casa con l’Aarau, passando per l’immeritato primo successo esterno di Chiasso, la squadra di Decastel ha stentato. Cinque delle otto vittorie sono state ottenute con una sola rete di scarto e specie i due ultimi successi contro Servette e Winterthur hanno confermato certamente il grande carattere dei rossoneri, ma al tempo stesso la loro possibile vulnerabilità.

Tutto il contrario del Servette che pure al confronto di una situazione di infermeria complicata sta trovando nelle prestazioni la propria identità. Forse nessuna squadra gioca bene come i grenats sanno fare sul terreno di casa. Non molte sanno giocare all’offensiva contro qualsiasi tipo di avversario. Non dimentichiamo che la squadra di Kodro avrebbe ampiamente meritato di estromettere il Lucerna dalla Coppa.

Miroslav Stevanovic è un esterno vecchia maniera che entra in automatico in ogni situazione offensiva della squadra ed è lui il vero genio di questo gruppo che ha visto sbloccarsi con una prestazione importante anche Steven Lang.

Altri due sono i fattori che stanno tenendo in corsa per la promozione i ginevrini: la condizione al top della carriera di Anthony Sauthier (onnipresente in attacco e in difesa su quella fascia destra che è il punto di forza dell’undici di Kodro) e Willie Barbosa che pur condizionato da un minutaggio irregolare è un funambolo che spesso appare dove mai ti potresti attendere. Oggi – a margine dei quattro punti che lo separano da Xamax e Sciaffusa, il Servette è la squadra che gioca meglio e che varrebbe almeno un piccolo sogno di promozione.

Dietro queste tre squadre c’è il vuoto, ma i grenats hanno comunque ancora qualcosa da sistemare. Il reparto difensivo è ultimamente condizionato dalle prestazioni di Sally Sarr: giocatore di una lentezza da bradipo che ha commesso disastri contro il Lucerna, si è ripetuto poi alla Maladiere e si è confermato anche contro il Wohlen. Il che è tutto dire. Gli errori sono tutti molto simili. Con Mfuyi a mezzo servizio, Meho Kodro ha potuto convincersi che Nathan è un buon giocatore, ma qualcosa scricchiola.

Dunque: il risveglio di Lang contro il Wohlen è stato un segnale di grande importanza per un attacco che ha necessariamente bisogno di trovare un leader. Il letargo del reparto centrale della difesa sembra però ancora lungi dall’essere considerato un problema.

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