Calciomercato, quando l’offerta è tardiva a sorridere è solamente la società (e forse il calciatore) che la riceve e che deve valutarla…

scritto da Claudio Paronitti

Jean-Pierre Nsame – © Keystone/bote.ch

La sessione estiva di calciomercato è andata agli archivi alle ore 22:00 di lunedì 2 settembre 2019 e, se da una parte ci sono delle società che non sono riuscite a vendere i loro pezzi pregiati, dall’altra ci sono club che hanno ricevuto delle offerte tardive, la cui valutazione avrebbe dovuto comportare un’analisi più approfondita

Il primo riferimento va al Lugano che, tramite le parole del suo Presidente Angelo Renzetti, ha affermato che la permanenza del 25enne attaccante brasiliano Carlinhos Júnior non ha permesso alle casse societarie di avere quel denaro entrante che ci si attendeva all’inizio dell’estate. Con la disputa della fase a gironi di UEFA Europa League la possibilità di aumentare il valore del bomber verdeoro è fattibile. Se ne riparlerà con ogni probabilità nel corso del cosiddetto «mercato di riparazione».

Il secondo riferimento va invece allo Young Boys, che avrebbe potuto lasciar partire il 26enne centravanti camerunense Jean-Pierre Nsame, se solo la Dinamo Mosca (come ha riferito il Blick proprio l’ultimo giorno di mercato), società che si era fatta avanti concretamente, avesse fatto pervenire un’offerta qualche giorno prima. La punta giallonera, in possesso pure del passaporto francese, aveva attirato le attenzioni del sodalizio russo grazie in particolare alle sei reti siglate sinora. Anche in questo caso, le trattative potrebbero riprendere il prossimo mese di gennaio.

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