Calciomercato, Sékou Sanogo ha rescisso con l’Al Ittihad: prossimo rientro in Svizzera per il mediano ivoriano?

scritto da Claudio Paronitti

Sékou Sanogo – © saudileaguenews.com

Lo scorso mese di gennaio Sékou Sanogo aveva salutato la Svizzera per accettare la corposa offerta dei sauditi dell’Al Ittihad

A un semestre di distanza, trascorso nel Paese mediorientale con più ombre che luci, il 30enne centrocampista ivoriano ha già risolto il suo contratto. La rescissione è avvenuta venerdì e il mediano è volato in Svizzera alla ricerca di un nuovo datore di lavoro.

A far pendere l’ago della bilancia a un prematuro addio pare siano stati «importanti motivi» personali. Il suo procuratore Gianluca Di Domenico ha confermato che «Sékou si rivolgerà alla FIFA e inoltrerà una causa contro la società saudita».

La finestra di calciomercato estiva si è definitivamente chiusa lunedì scorso e, nonostante la voglia del calciatore di rimettersi immediatamente in gioco, sembra che, per ora, nessun club elvetico abbia intenzione di inserirlo nel suo roster.

Il Blick ha effettuato un sondaggio con nove dei massimi dirigenti di Raiffeisen Super League (a eccezione del Servette), i quali hanno rinviato la questione al prossimo gennaio. È esattamente ciò che ha asserito in primis Christian Constantin, patron del Sion: «Da noi, un calciatore disoccupato all’estero non riceve il permesso di lavoro. Il discorso di riaprirà in inverno? È ancora presto per rispondere».

Anche Ruedi Zbinden, direttore sportivo del Basilea, chiude a un eventuale nuovo innesto: «A centrocampo abbiamo abbastanza giocatori. Ma se tutti i componenti sono al loro posto, la nostra commissione tecnica potrà fare una valutazione».

Il collega del Lucerna Remo Meyer non apre nemmeno la porta, asserendo che «la nostra rosa è completa», mentre Frédéric Page del Neuchâtel Xamax afferma che «il nostro mercato è chiuso e solamente in inverno vedremo come procedere». A San Gallo, Alain Sutter dichiara che «Sanogo non è un tema». A Thun, invece, Andres Gerber guarda la realtà dei fatti: «Il nostro budget non ce lo permette…».

Per ora, Christoph Spycher, dirigente dello Young Boys, non vuole esprimersi «in quanto non conosciamo i dettagli». Sulle rive della Limmat, Thomas Bickel rimane sull’attenti: «Osserviamo sempre con particolare attenzione l’evoluzione del mercato, anche nei momenti in cui non si possono concludere ufficialmente le operazioni».

Da ultimo, ma non in ordine di importanza, Angelo Renzetti, Presidente del Lugano, intende valutare con tranquillità l’evolversi della situazione prima di dare un suo giudizio definitivo.

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