Il campionato in questo week end lascia spazio alla Coppa Svizzera e ai primi bilanci. Si sono giocati solo quattro giornate, esprimere bocciature o promozioni francamente ci sembrerebbe esagerato. Però dobbiamo analizzare quello che è successo in questi 360’.
La novità importante per tutto il nostro calcio è il prepotente ritorno dello Zurigo. Primo in classifica unica squadra imbattuta. Forte, insieme al suo direttore sportivo Bickel, ha compiuto in questa sessione di mercato le scelte giuste. Il Frei visto in queste prime uscite sembra un giocatore “nuovo”.
Sereno , determinato si sente dentro il “progetto” Zurigo. Poi c’è l’attaccante Dwamena, lo Zurigo dovrà resistere alla tentazione di sonanti milioni di franchi, con lui le partite si possono vincere anche quando sei li li a perderle. Ma la vera novità è il ragazzino: Ruegg classe 1998, quattro presenze su quattro il vero giocatore in più dei tigurini.
Poi c’è il Basilea. Ritornato prepotentemente dopo la prima, fin’ora unica battuta a vuoto, nella prima giornata poi solo vittorie. Abbiamo cominciato a conoscere di che pasta è fatto il “bomber” olandese, che farà sobbalzare dalla sedia quando segnerà, ma anche quando sbaglierà dei gol facili, facili. Wolfswinkel è quel numero nove che magari non vedi per tutta la partita e poi ti azzecca la zampata vincente.
A Berna si ricomincia a tremare. Qual è il vero Young Boys? Sicuramente non è quello visto all’opera nel derby, né quello visto nel ritorno contro il Kiev. Una via di mezzo. In questo momento ci sembra qualcosa di più di una buona squadra con ancora difficoltà in difesa, il vero punto debole.
Il Lugano va. Se riuscisse a portare a casa la vittoria contro il San Gallo, allora Tami potrebbe dirsi veramente soddisfatto di questo avvio. Per completare la rosa e essere più competitivo il Lugano deve trovare due giocatori: un difensore e un centrocampista.
A Sion la solita storia. Ricordiamo ai più distratti che Tramezzani ha faticato a inizio campionato a trovare il giusto amalgama lo scorso anno a Lugano. Se il Presidente Costantin non si farà prendere dalla “smania” di cambiare il Sion potrebbe risalire la corrente. Certo vederlo giocare in questo momento mette davvero molta, ma molta preoccupazione.
In coda il Losanna rischia, debole troppo debole, il Thun non giocherà sempre il derby e il San Gallo crediamo che ha le qualità per tirarsi fuori quanto prima dai bassifondi della classifica.
Saprà farlo anche il Grasshopper? Piccoli segnali di ripresa si erano visti a Lucerna, a Basilea si è arreso quasi subito, solo un calo di tensione dei renani gli ha permesso di ritornare in partita. Il mercato è ancora aperto, i soldi sono pochi, ma molte volte le idee contano dei più del “vile denaro”.
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