Vittoria doveva essere e vittoria è stata: impegnata a Ginevra contro l’Irlanda, la Svizzera ha svolto il suo compito, battendo con il minimo degli scarti i propri avversari grazie a un preciso mancino di Haris Seferović. Gli elvetici, con due turni ancora a disposizione, rimangono in corsa per una qualificazione diretta a Euro 2020
Al contrario di quanto accaduto sabato sera a Copenhagen, la nazionale rossocrociata approccia la sfida in maniera diversa, un po’ intimorita da ciò che potrebbe o non potrebbe accadere in caso di mancata conquista di punti. Dopo un quarto d’ora in cui non accade praticamente nulla, a parte una conclusione di Xhaka ben respinta da Randolph, si arriva al 16′, quando Akanji sovrasta il suo avversario di testa, porge la sfera a Seferović, al quale bastano due tocchi per andare al tiro e superare l’estremo difensore irlandese di precisione sul palo più lontano e così scacciare i primi fantasmi che stavano aleggiando in quel di Ginevra. Nella mezz’ora successiva, i padroni di casa controllano a piacimento il corso della partita e non subiscono nulla, se non un colpo di testa centrale di Egan, che permette a Sommer di intervenire per la prima e unica volta nel corso della prima frazione.
Nei primi istanti della seconda parte di gara le due squadre mantengono un atteggiamento d’attesa. Poi, grazie a una punizione (fiscale) conquistata da Embolo, Rodríguez si presenta sul punto di battuta, calcia come meglio non potrebbe per la testa dell’onnipresente Seferović, sulla cui inzuccata Randolph reagisce d’istinto, concedendo un corner che non influisce sul punteggio. Quasi come d’incanto, gli irlandesi si risvegliano dal torpore e iniziano, man mano, a mettere un po’ di pressione in più nei confronti della retroguardia elvetica. Pur non creandosi chiare occasioni da rete, gli svizzeri devono diffidare dei coriacei e mai domi britannici. Così, è da una palla ferma (calcio d’angolo) calciata da Rodríguez che i beniamini del pubblico si procurano una grande chance per raddoppiare. Il colpo di testa di Schär tuttavia va a infrangersi contro la parte esterna del montante alla sinistra di Randolph.
Al 77′ la Svizzera, e nello specifico Embolo, trova sulla sua strada il braccio di Coleman, il quale, già ammonito, riceve il secondo cartellino giallo e regala un calcio di rigore ai rossocrociati. Sul dischetto si presenta Rodríguez, che sbaglia passo, si focalizza troppo sul lato dove mandare la sfera, permettendo a Randolph di tuffarsi e deviare sul palo. Una partita che avrebbe dovuto essere chiusa rimane incredibilmente aperta a qualsiasi risultato. Il quale, fortunatamente, viene raddoppiato proprio all’ultimo secondo grazie a Edimilson Fernandes, che rifinisce ottimamente il contropiede finale. Pur con qualche patema di troppo, la Svizzera conquista la posta piena come richiesto e ha ancora il destino tra le proprie mani.
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Qualificazioni Campionati Europei 2020, Gruppo D, 8ª giornata – Stade de Genève, Ginevra – 24’766 spettatori
Svizzera-Irlanda 2-0 (1-0)
Reti – 16′ Haris Seferović 1-0, 93′ Edimilson Fernandes 2-0.
Ammoniti – 32′ Seamus Coleman, 32′ Granit Xhaka, 34′ Alan Browne, 47′ Manuel Akanji, 55′ Jeff Hendrick, 66′ Shane Duffy, 76′ Seamus Coleman.
Espulso – 76′ Seamus Coleman (doppia ammonizione).
Svizzera (3-4-1-2) – Yann Sommer; Nico Elvedi, Fabian Schär, Manuel Akanji; Stephan Lichtsteiner (70′ Remo Freuler), Denis Zakaria, Granit Xhaka, Ricardo Rodríguez; Admir Mehmedi (28′ Edimilson Fernandes); Breel Embolo (88′ Renato Steffen), Haris Seferović. Allenatore: Vladimir Petković.
Irlanda (4-3-3) – Darren Randolph; Seamus Coleman, John Egan, Shane Duffy, Enda Stevens; Jeff Hendrick, Glenn Whelan, Alan Browne; Aaron Connolly (69′ Scott Hogan), James Collins (46′ Callum O’Dowda), James McClean. Allenatore: Mick McCarthy.
Arbitro – Szymon Marciniak (POL) / Assistenti – Paweł Sokolnicki (POL) e Tomasz Listkiewicz (POL) / Quarto ufficiale – Tomasz Musiał (POL).
