CHIARO-SCURO ROSSOBLU

scritto da Redazione

GlausRuggero-9di Ruggero Glaus

Pochi soldi (si fa per dire), in compenso spesi malissimo. Avevamo dei buoni calciatori e li abbiamo mollati quasi tutti a fine contratto. Incasso zero insomma e già questo lascia perplessi. Avevamo tutto il tempo necessario per pensare alla stagione entrante, eppure, con il Bienne moribodo a marzo, abbiamo atteso, con un paio di settimane di ritardo sulla preparazione, per rivoluzionare tutto, per ripartire con un nuovo e ambizioso progetto, targato Cavalleri. Due madornali errori in in sol colpo. Il primo, il ritardo appunto. Il secondo… beh, l’aver “svenduto” praticamente la squadra ad un incantatore di serpenti, che di fatto, in una decina di giorni ha pietrificato dirigenza e società.

Chiaro, che già a questo punto si è compromessa una stagione che definire da incubo è quasi un eufemismo. Ci si è dovuti rimboccare le maniche per sopperire almeno parzialmente alle pecche e si è “toppato” di nuovo. Cacciato il visionario, ecco Bignotti. Intanto, via Lurati (comprensibilmente), timone a Cogliandro , presidente trasparente, nel senso che non si presenta neppure alle conferenze stampa, ne tantomeno alle partite.

Via anche Bellotti (lavorava, ve lo garantisco) e via, a quanto pare anche Galante che vabbhè…, ci faceva propaganda ma solo in spiaggia. Dentro invece Oliva. Chi? Oliva ho detto, il neo vice pres. Si, insomma, l’avete capito. L’ombra di Cogliandro. Signori, se volete è cosi, altrimenti fate da soli. Ecco, appunto. Per essere in queste condizioni, non vi è alcuna ncessità di aiuti esterni. Ce la possiamo fare da soli a scendere di categoria. Dicevasi di Bignotti. Braccio destro di Giulini a Bellinzona. Braccio e mente del Chiasso di Persichino. Da lui perlomeno, ci si attendeva qualche botto. Non ci sono più soldi? Allora inutile ingaggiare uno come Bignotti. I soldi ci sarebbero? Allora Bignotti non ci sta entusiasmando per niente, anzi, ci ha e ci sta deludendo.

A parte la fedele tifoseira, la vera vittima è Scienza, entrato nel nostro cuore, per l’umanità, l’impegno e il suo attaccamento ad una squadra che lui per primo deve riconoscere sfaldata. Mancano, qualità, esperienza, chili e perdipiû, secondo logica, condizione fisica. Che ci può fare più di cosi? Vai a vedere che alla fine ci rimetterà pure lui.

E i giocatori? Gli riconosciamo un grande impegno, cuore e carattere. Purtroppo però non è sufficiente e 3 sconfitte di fila casalinghe, contro potenziali rivali, lo confermano drammaticamente. Siamo dignitosi nel difendersi e ripartire, ma lo intuite anche voi, che con questo atteggiamento, siamo gli eccellenti indiziati alla retrocessione. Domencia scorsa a fine gara, parte del pubblico della tribuna ha calorosamente applaudito i propri padalini. Bel gesto, ma ciò significa semplicemente rassegnazione.

Una volta, quando il Chiasso mostrava il suo vero volto, volavano epiteti e c’era anche molta più gente.Oggi, non vi è modo di consolarsi e dobbiamo subire l’esaultanza altrui, almeno finora. Manca la spina dorsale. Un centrocampista di vaglia e un’altra punta di valore. Lo vedono tutti, molto probabilmente anche Bignotti, che forse, non si è reso conto di aver ricevuto in eredità un mezzo miracolo che dura da più di un secolo. E l’unica vera speranza è, che in qualche modo, qualcosa o qualcuno riesca ciononostante a prolungare il mezzo miracolo.

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