Chiasso, le parolacce dei tifosi vengono ripetute dai bambini

scritto da Walter Savigliano

Partita estremamente importante per il Chiasso, che si trova coinvolto nella lotta per non retrocedere.

Entrata gratuita e risotto gratis hanno fatto in modo che l’affluenza sia stata considerevole, secondo lo speaker erano presenti circa 1800 spettatori. Ciò che state per leggere non ha niente a che vedere con il Chiasso, che ha cercato di fare del proprio meglio per creare un ambiente che potesse incitare i giocatori e creare un ambiente di festa, ma commentare episodi che si verificano spesso su ogni campo di calcio. E ‘chiaro che vedere la propria squadra perdere quando sono necessari i tre punti a due giornate dalla fine del campionato è decisamente frustrante, ma non giustica determinati comportamenti.

Nel secondo tempo sono salito in tribuna, per poter scattare qualche foto dall’alto ed è da qui che qualche tifoso, anzi no, qualche personaggio ha iniziato ad inveire contro chiunque non facesse come diceva lui, l’arbitro, che doveva ammonire chiunque ed avversari colpevoli di ogni minimo rallentamento e presunti falli.

Ma sappiamo bene che ci sono sempre comportamenti in tribuna a volte un pò estremi, fin quando lo fai da tifoso è in gran parte accettato. Ma quando inizi ad esprimerti con insulti e urla ogni minuto diventa pesante, soprattuto perchè ci sono molti bambini, che, come sappiamo sono come spugne. Loro imparano ciò che arriva dal mondo esterno, ogni cosa, specialmente quando sono più piccoli. E dunque ieri sera è arrivato il momento in cui anche alcuni bambini, hanno iniziato a dire “testa di c…o” ripetendo le parole del presunto tifoso. Davvero sconcertante, pericoloso e di grande impatto.

Ma perchè tutto questo? “Andiamo allo stadio”, disse il papà al suo piccolo “tifiamo per il Chiasso”. Cercate la zona migliore, se sapete della presenza di “presunti tifosi”, ma ieri nessun genitore ha impedito di ripetere certe cose ai bimbi, o meglio, ha cambiato zona. Poi si deve essere davvero bravi per convincerli che ciò che sentono non è proprio il meglio per loro.

Nove anni fa, il grande Otto Stephani, allora mio DS, disse qualcosa che mi è rimasto impresso nelle mente e lo sarà per sempre:

I NOSTRI RAGAZZI SARANNO I CITTADINI DEL FUTUROOtto Stephani

Sembra scontata ma pensiamoci bene.

Pensate che esempio hanno quando vanno allo stadio e sentono quelle parole, le ripeteranno, che cittadino sarà?

Pensate che esempio hanno quando un allenatore o un parente dice ad un ragazzo che è scarso, non cercherà di fare il meglio pr lui e lo dirà anche agli altri e non solo nello sport, che cittadino sarà?

Pensate che esempio hanno quando vengono giudicati e non spronati, lo faranno anche loro e non solo nello sport, che cittadino sarà?

Potrei scrivere un romanzo su ogni singolo comportamento, ma la base importante è che l’esempio è ciò che i bambini apprendono di più.

FACCIAMO UNA PICCOLA RIFLESSIONE DENTRO DI NOI, CHE ESEMPIO VOGLIAMO DARE?

Ma la colpa di chi è? Situazione personale, cultura, territorio, ambiente, tanti fattori, ma non è Chalcio.com il contesto di analisi del comportamento della società. Ma noi cerchiamo e cercheremo di dare sempre il meglio che possiamo per loro. E’ anche chiaro che chi scrive non è un santo, ma è decisamente consapevole che questo è un fattore importantissimo di crescita nello sport e ha deciso di lavorare anche in questa direzione.

Ma tutto ciò è utopia? Ma chisenefrega? Tanto è sempre successo? Sono certo che qualcuno la penserà cosi, ad ognuno le proprie idee.

Buon esempio a tutti, sportivi e non.

Walter Savigliano

2 commenti

Dario
Dario 24 Maggio 2019 - 14:58

Adesso va bene tutto.. ma un articolo sui giocatori del lugano se mi menano in campo con quelli del San Gallo, in una partita con presenti 700 bambini non l’abbiamo mica letto.
Sarà mica solo il Riva IV il luogo dove far polemica ogni volta.
I bambini l’educazione dovrebbero impararla dapprima in casa propria e poi a scuola. Avviene questo? Certo che poi dare la colpa di tutto ad un ora mezza di stadio ogni due settimane è sempre più facile, ma tant’è.

Walter Savigliano
Walter Savigliano 24 Maggio 2019 - 15:16

Buongiorno Dario, lei ha ragione.

ma noi scriviamo quello che vediamo, scrivere le cose per sentito dire non funziona. Ero presente di persona. E sono stato chiaro, ho elogiato il Chiasso per la festa. Non so se ha capito, qui non si tratta di bambini che fanno casino ma di persone che non danno un buon esempio. E succede in ogni stadio. Non solo a Chiasso.

Non abbiamo assolutamente contro il Chiasso, ci mancherebbe, si tratta di un problema mondiale, non chiassese. Ma iniziamo dal nostro piccolo a dare l’esempio.

Sportivi saluti

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