Contropiede e cinismo: il Lugano ingrana la quarta. E ora chi lo ferma più?

scritto da Claudio Paronitti

La 29a giornata di Raiffeisen Super League conferma l’ottimo stato di forma del Lugano, capace di espugnare per la seconda volta in stagione lo Stade de Suisse con il medesimo punteggio (2-1). Con questi vittoria, la quarta consecutiva, i bianconeri consolidano il quinto posto e si portano a tre soli punti dal Lucerna

Togli Hoarau (infortunato) e Ravet (squalificato) allo Young Boys e unisci un Lugano carico e pronto per l’Europa: ecco che arriva dunque la ghiotta occasione di vincere un’altra volta nel Canton Berna. Una missione conclusa con la conquista della posta piena dalla banda ticinese, che mai dal proprio ritorno nella massima serie aveva messo assieme un filotto di vittorie così lungo (quattro). La partita nella tana degli Orsi inizia come meglio non poteva: siamo al sesto giro d’orologio e Mariani mette la palla sul fondo per Sadiku, il quale stoppa e crossa al centro per l’accorrente Alioski (sempre lui!) che anticipa un difensore bernese per il vantaggio bianconero. Da quel momento in poi è solo YB. Certo, la formazione di Hütter non è più una corazzata come a inizio stagione, ma è pur sempre pericolosa. L’esempio si ha al 20′ quando una potente punizione mancina di Sulejmani colpisce in pieno la traversa. Un minuto più tardi è Frey ad avere l’occasione del pareggio ma Sulmoni si immola e salva un gol sicuro. Il Lugano gioca in contropiede e può far male al 38′. Sadiku, però, fallisce mandando la sfera sul palo. I gialloneri mantengono il controllo della palla, ma le occasioni non rispecchiano la mole di gioco che cercano di produrre. Ci vuole un Salvi impeccabile – prima su incursione di Sanogo e poi su sinistro al volo di Gerndt – per permettere ai bianconeri di mantenere la rete di vantaggio al termine della prima frazione.

La ripresa di apre praticamente come il primo tempo. Stavolta i minuti sul cronometro sono nove e, sull’ennesimo contropiede, Mariani lancia alla perfezione Sadiku, che non si fa pregare due volte e infila in fondo al sacco il due a zero. Lo Young Boys subisce il colpo, tant’è che è di nuovo la formazione ospite a crearsi altre chance per chiudere definitivamente la pendenza. Le parti si invertono, gli attori sono sempre gli stessi (Sadiku e Alioski) e la fine parla di una grande uscita di Mvogo su Gianni. Gli Orsi si svegliano dal torpore verso la metà del secondo periodo. Sulejmani tira direttamente addosso a Salvi che respinge su Frey. Il talento elvetico mai sbocciato è lento e sfuma la possibilità per i padroni di casa. A dieci minuti dal termine, Sadiku – partito in posizione assolutamente regolare – si trova solo soletto davanti a Mvogo. L’attaccante albanese si fa ipnotizzare dal futuro portiere del Lipsia e si mangia una rete già fatta. Gol sbagliato, gol subito. La legge non scritta del calcio non mente mai, nemmeno oggi. Così, dopo un pallone perso sui venti metri difensivi da Rey, il giovane Aebischer fredda dal limite un incolpevole Salvi per la rete della speranza giallonera. Speranza che rimane tale, in quanto non accade nulla fino al fischio dell’arbitro Tschudi.

La 15a rete stagionale di Alioski (a -3 da Hoarau) e la 7a in tre mesi di Sadiku mantengono i sottocenerini al quinto rango della graduatoria. Con il cinismo mostrato oggi e l’euforia del momento, i bianconeri domenica prossima andranno a far visita al Grasshopper, rigenerato dalla cura-Bernegger, conoscendo già il risultato del Lucerna (che giocherà l’anticipo venerdì contro il Basilea).

IL TABELLINO

BSC YOUNG BOYS-FC LUGANO 1-2 (0-1)

STADE DE SUISSE – 13’234 spettatori.

RETI – 6′ Ezgjan Alioski 0-1, 54′ Armando Sadiku 0-2, 86′ Michel Aebischer 1-2.

BSC YOUNG BOYS (4-4-2) – Yvon Mvogo; Kevin Mbabu, Steve von Bergen, Alain Rochat, Sven Joss; Thorsten Schick (59′ Taulant Seferi), Sékou Sanogo, Denis Zakaria (59′ Michel Aebischer), Miralem Sulejmani; Alexander Gerndt, Michael Frey. Allenatore: Adi Hütter.

FC LUGANO (3-1-4-2) – Mirko Salvi; Eray Cümart, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic; Mario Piccinocchi (79′ Antoine Rey); Domen Crnigoj, Jonathan Sabbatini, Davide Mariani, Dragan Mihajlovic; Armando Sadiku, Ezgjan Alioski. Allenatore: Paolo Tramezzani.

ARBITRO – Lionel Tschudi; ASSISTENTI – Stéphane de Almeida e Alain Heiniger; QUARTO UOMO – Alain Bieri.

AMMONITI – 26′ Kevin Mbabu, 31′ Jonathan Sabbatini, 63′ Michael Aebischer, 69′ Steve von Bergen.

RECUPERI – 1′ pt; 2′ st.

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