Coppa del Mondo: Tutti (felici) contro Messi

scritto da Redazione

Quella che tutti pensavano fosse una maschera, non lo è.

L’ Argentina dell’impresentabile Sampaoli, ha offerto ieri sera una prova che nella sostanza è stata peggiore – se vogliamo fare un paragone – a quella del Brasile in occasione della batosta ricevuta dai tedeschi quattro anni fa. A parte l’evidente dimostrazione di indifferenza per come si stavano mettendo le cose; a margine che ogni squadra possa soffrire quando consapevole di giocare senza portiere; al netto di errori tecnici trascinati per tutta la partita: questo gruppo ha dimostrato mediocrità in qualsiasi reparto. Confusione. Difficoltà nella gestione del possesso anche nei (rari) casi in cui i croati hanno preso fiato. La regia di Sampaoli ha fatto ridere se rapportata agli aggettivi spesi nei confronti di una parte di stampa per questo presunto profeta. Come ha lasciato di sasso – senza necessità di attendere la statistica – che Messi abbia corso la metà rispetto al suo standard. Mai mi era capitato di vedere completamente assente dal gioco per 95′ questo giocatore senza precedenti nella storia del calcio che le telecamere hanno immortalato senza un minimo di rispetto in occasione di ciascuna rete subita: prima fra tutte quella causata da un portiere che non giocherebbe nemmeno in seconda lega.

Fa comodo a tutti sparare sul capitano: il quale, ha commesso l’errore di avere a cuore il suo paese e di onorare la sua maglia portando la nazionale al mondiale. Da lì in poi, è stato difficile tentare di tenere fede ai pronostici che senza unione non possono essere rispettati. La prestazione dell’Argentina ha già fatto parlare il mondo. Il risultato non ha del resto sorpreso nemmeno gli allibratori: soprattutto i mai banali inglesi che a metà pomeriggio avevano fatto salire la quota del segno 1 addirittura del 40% rispetto a quella media dei giorni precedenti al match. Un po’ come se a qualcuno fosse giunta voce che Messi non fosse al meglio. Fra qualche anno ricorderemo la partita Argentina – Croazia non solo per il risultato. Il comportamento dei giocatori sudamericani può avere pochi o nessun precedenti in una Big in quanto ad assoluta mancanza di impegno.

Varcato il confine dell’accettabile, della serata storta, dell’inferiorità. Peccato: avrebbe dovuto essere l’anno buono. Invece, come spesso accade sono solo (pessimi) spot per imbrogliare la gente che non può più fare a meno di consolarsi con finte lacrime di disperazione lanciate su Twitter, o Facebook da milionari senza dignità, vergogna e intelligenza. Si fa in fretta a far diventare “campioni” giocatori normali. Nessuna squadra ha mancato di rispetto al mondiale così come ha fatto l’Argentina del 58enne Jorge Sampaoli.

Giona Reale