Coppa Ticino: Vedeggio agli ottavi

scritto da Redazione

Ci ha messo un po’ più del dovuto, un buon Vedeggio, per aver ragione di un generoso e mai domo Coldrerio nella partita secca valida per i 16esimi di finale di Coppa Ticino.

Al Comunale, presenti un centinaio di spettatori, in una serata ancora moderatamente calda, la squadra di Gatti si è presentata in campo con il massimo rispetto di un avversario alla carta pericoloso e dal primo minuto ha cercato di stabilirsi nella metà campo dei padroni di casa. Fisicità, istinto e tecnica sono emerse come qualità principali di una sfida che ha regalato emozioni e divertimento al pubblico presente.

Il line up degli ospiti – nonostante alcune assenze – si è rivelato di tutto rispetto e ben si è sposato con la filosofia di gioco del proprio tecnico che ha preteso gran ritmo e corsa che hanno evidenziato una condizione atletica molto ben gestita. Primo brivido per la porta di Vaghi già dopo 3′ quando sul primo corner blaugrana è stato Salerni a svettare più in alto di tutti facendo la barba alla traversa. Doppia risposta per la squadra di Fabbri che al 19′ sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Bernasconi, salvato sulla linea di porta da Schipani e al 23′ impegna severamente Capelletti con una conclusione di Tobler, liberato sul dischetto del rigore da una prolungata azione personale di De Luca.

Il Vedeggio trova il vantaggio con un colpo di testa apparentemente imparabile di Komadina, ma è ancora molto bravo Capelletti a salvarsi in due punti sullo sviluppo di una punizione velenosa, corretta all’ultimo istante dalla deviazione di Tobler. Ancora il portierone del Vedeggio è bravo al 44′ quando chiamato in causa da un tiro di Bätscher. Tutto sommato non casuale il pareggio del Coldrerio, ottenuto in mischia su calcio piazzato con l’ultima deviazione probabilmente di capitan Osa, ma da verificare sul referto arbitrale.

A 30′ dal termine i tecnici iniziano a far giocare la fantasia delle sostituzioni e quella più azzeccata risulterà essere di Mister Gatti che inserendo il veloce Pavanello mette in crisi la difesa biancorossa. Il tam tam dei blaugrana mette a dura prova i riflessi di Vaghi e la tenuta del blocco difensivo locale: al 62′ Naboni invita Salerni che permette al portiere del Coldrerio di esibirsi in un grande intervento: al 68′ il nuovo entrato Giallonardo (in campo per un Fotapimo non particolarmente brillante) non sfrutta un colpo di testa da distanza ottimale appoggiando la sfera tra le braccia di Vaghi; al 77′ è Spini ad impegnare in angolo il numero 1 con una botta su punizione. L’episodio decisivo a dieci minuti dal termine quando Pavanello entra in area in velocità costringendo all’inevitabile fallo il neo entrato De Felice. Nessun dubbio per l’ottimo arbitro Sig. Fonio (autore di una direzione eccellente) che non può fare altro che assegnare la massima punizione, trasformata senza problemi dal mancino di Luca Spini.

Il Vedeggio potrebbe chiuderla prima con Giallonardo, messo a tu per tu con Vaghi (ottimo in spaccata a deviare in angolo) dal solito Pavanello e poi da uno spunto personale dell’esterno numero 7 che colpisce il palo esterno a Vaghi battuto. Prima di un diagonale di Spini fuori di un metro (ben servito da Pavanello…) è però Capelletti a salvare la partita deviando in tuffo una conclusione di Spagnuolo, ben controllato per tutto l’incontro dalla coppia centrale Rocha-Ceriani. Tutto sommato meritato il successo della compagine di categoria superiore che ha fatto vedere grande condizione mentale e preparazione della partita nei minimi dettagli. Scongiurato lo spauracchio di un avversario molto temuto da Gatti e Pagnamenta, il Vedeggio approda agli ottavi di una competizione sempre invitante nel proprio iter. Da segnalare la prestazione sopra le righe del giovane 17enne Federico Naboni, in campo dal primo all’ultimo minuto ed autore di una partita autoritaria al confine della perfezione. Si è giocato a calcio e la partita non è stata affatto cattiva: anche il brutto fallo di Solcà su Fotapimo nel primo tempo è stato interpretato con astuzia ed esperienza da un arbitro che pur non coadiuvato ha sbagliato veramente poco. 

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