Da Zero a Sei, le pagelle di Lugano-Grasshopper (22.09.2016)

scritto da Claudio Paronitti

PagellaBianconeri padroni assoluti del gioco, con, manco a dirlo, un Alioski superlativo che fa ammattire gli avversari. Una nota di merito va anche a Mariani, spalla ideale di Sabbatini e Piccinocchi. Ma sono tutti i ragazzi a giocare da squadra, nessuno escluso

FC LUGANO

Mirko Salvi 5 – l’intervento in entrata di secondo tempo su Caio è da applausi. È sempre sul pezzo, nonostante le Cavallette creino pericoli con il contagocce. È una vera e propria sicurezza;

Dragan Mihajlovic 4.5 – è instancabile, fa su e giù per la fascia di continuo e non disdegna nemmeno una puntata verso la porta avversaria con un tiro che si spegne tra le braccia di Vasic;

Fulvio Sulmoni 5 – per chi avesse ancora qualche dubbio sul suo valore, ecco servita una prestazione solidissima. Il centrale ticinese giganteggia in tutte le folate offensive degli zurighesi;

Vladimir Golemic 5 – è calmo, sereno e tranquillo quando deve impostare l’azione. Meriterebbe la gioia personale, ma sul suo colpo di testa scagliato a velocità supersonica, Vasic compie un miracolo;

Goran Jozinovic 5 – dà vigore alle azioni bianconere correndo avanti e indietro sulla sua fascia di competenza senza stancarsi mai. Ha una sola pecca: il cross. Ma su questo, migliorerà;

Jonathan Sabbatini 5 – ennesima prestazione maiuscola da parte del nuovo capitano. È vero, sbaglia qualche passaggio di troppo, però entra nell’azione del raddoppio porgendo ad Alioski un invito a nozze;

Davide Mariani 5 – finalmente una prestazione solida e convincente. Dopo qualche performance altalenante, l’ex Sciaffusa si prende gli applausi che merita;

Mario Piccinocchi 4.5 – forse non è il “Picci” di San Gallo, ma il geometra del centrocampo bianconero disegna calcio come pochi altri sanno fare. Verticalizza, calma il gioco. Insomma, un vero regista;

(84’ Antoine Rey s.v. – gli ultimi istanti di partita mettono in mostra le sue solite qualità. Lotta come se la partita fosse appena iniziata);

Ezgjan Alioski 6 – ormai gli aggettivi si sprecano. È il centro di gravità permanente di questo Lugano. Imprescindibile per tutti, firma la sua sesta rete stagionale e ne sfiora altre ancora;

Lorenzo Rosseti 5 – fino alla rete che sblocca il confronto sembra un po’ spaesato. Ma la freddezza con la quale supera Vasic è da attaccante puro. Potrebbe fare doppietta, ma si ingolosisce troppo e spara sul portiere;

(71’ Andrés Ponce 4.5 – entra al posto del suo collega di reparto e si dà un gran da fare. Sfiora il tris nell’ultima azione disponibile quando Mariani gli offre un assist sulla linea di porta);

Rodrigo Aguirre 5 – l’esterno uruguaiano ha classe e si vede. Oltretutto, ha un fisico possente che gli permette di contrastare gli avversari a suo piacimento. Manzo lo sostituisce al 64’ in previsione della trasferta di Thun;

(64’ Domen Crnigoj 4.5 – entra per infoltire il centrocampo. Si vede poco in fase offensiva, ma il suo contributo è importante per arginare le azioni offensive avversarie);

Andrea Manzo (allenatore) 5.5 – quando si vince (per di più in questo modo) è facile dare un voto alto al mister. Il tecnico veneziano ha avuto il merito di operare un turnover totale in Coppa, facendo riposare i titolari di oggi. I fatti gli hanno dato ragione. Sembra aver trovato l’undici ideale alla causa bianconera.

GRASSHOPPER CLUB – Vaso Vasic 3.5; Numa Lavanchy 3, Jan Bamert 3, Alban Pnishi 3 (71’ Haris Tabakovic s.v.), Benjamin Lüthi 3; Marko Basic 3, Kim Källström 3; Caio 3.5, Rúnar Már Sigurjónsson 2.5, Lucas Andersen 2.5 (63’ Nikola Gjorgjev 3); Ridge Munsy 2.5 (46’ Nicolas Hunziker 3). Pierluigi Tami (allenatore) 3.

Leggi anche questi...