Da Zero a Sei, le pagelle di Lugano-Young Boys (16.10.2016)

scritto da Claudio Paronitti

PagellaPer dimenticare l’opaca prestazione della “Pontaise” di quindici giorni or sono, i bianconeri erano chiamati a un pronto riscatto. Detto, fatto. L’ostacolo Young Boys è stato superato a pieni voti da tutti. Contro i bernesi che, almeno in questo inizio di stagione, non stanno esprimendo il loro miglior calcio, la squadra sottocenerina ha dimostrato che può stare tranquillamente lì, nelle parti alte di una classifica che, Basilea a parte, rimane cortissima

LUGANO

Mirko Salvi 4 – sul tiro di Kubo viene salvato dal palo, che ributta in campo la sfera. È praticamente inoperoso per il resto dell’incontro.

Dragan Mihajlovic 4 – difende con ordine e si cimenta in qualche azione offensiva degna di nota.

Steve Rouiller 4,5 – al suo debutto stagionale da titolare il vallesano non sfigura, anzi. Esce per crampi dopo aver dato tutto.

(83′ Orlando Urbano s.v. – pochi minuti per il centrale italiano. Almeno sono 7 in più rispetto alla sua prima apparizione. Sperando che siano i primi di tanti)

Vladimir Golemic 4,5 – giganteggia in mezzo alla difesa. Anche senza il suo partner ideale (Fulvio Sulmoni) dimostra di essere un vero leader.

Goran Jozinovic 4 – la sua disattenzione a inizio partita potrebbe costare caro. Per il resto, si sgancia spesso in avanti, ma gli manca il cross decisivo.

Davide Mariani 4 – dai suoi piedi dovrebbero partire più passaggi filtranti per gli attaccanti. Invece, si limita al puro e semplice compitino.

(86′ Domen Crnigoj s.v. – entra per irrobustire il centrocampo con i suoi muscoli)

Jonathan Sabbatini 4,5 – una palla persa nel secondo tempo stava per mandare in rete Kubo. Perde qualche pallone di troppo in zone importanti del campo.

Bálint Vécsei 5 – Piccinocchi può dormire sonni tranquilli e riprendersi con i giusti tempi. Il centrocampista ungherese è un muro contro il quale i bernesi si scontrano senza trovare soluzioni alternative.

Ezgjan Alioski 4 – meno appariscente del solito, finisce spesso nella trappola del fuorigioco messo in atto dai difensore gialloneri. Talvolta, è un po’ troppo egoista e vuole fare tutto da solo. Quando lo fa, però, Cornaredo va in estasi.

Rodrigo Aguirre 4,5 – giocare da punta centrale contro una difesa a quattro come quella dello Young Boys non è facile. Utilizza il fisico per districarsi da situazioni sgradevoli e, nel primo tempo, per poco non spinge la palla in rete.

Assan Ceesay 4 – il mister lo ripropone come accaduto allo “Stade de Suisse”, quando fece letteralmente ammattire gli avversari. Hütter ha imparato la lezione e gli mette davanti un mastino come Sutter che gli rende la vita complicata.

(79′ Ofir Mizrachi s.v. – da titolare inamovibile a inizio stagione, oramai è diventato un rincalzo da buttare nella mischia negli ultimi istanti)

Allenatore: Andrea Manzo 4,5 – la batosta di Losanna è superata. Non era facile mettere a posto le cose dopo una sconfitta del genere. Anche grazie alla pausa delle nazionali lui ce l’ha fatta. Da qui deve ripartire per l’ultima parte del girone d’andata.

YOUNG BOYS – Yvon Mvogo s.v.; Scott Sutter 4,5, Kasim Nuhu 4, Alain Rochat 4, Jan Lecjaks 4,5; Yoric Ravet 4 (84′ Thorsten Schick s.v.), Leonardo Bertone 4,5, Denis Zakaria 3,5 (72′ Sékou Sanogo s.v.), Kwadwo Duah 4 (66′ Michael Frey 3,5); Yuya Kubo 4,5, Guillaume Hoarau 4,5. Allenatore: Adi Hütter 4.

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