Da Zero a Sei, le pagelle di San Gallo-Lugano (11.09.2016)

scritto da Claudio Paronitti

Pagella

“Gianni” Alioski è l’uomo del momento in casa bianconera. Supportato da un Aguirre smanioso di dimostrare chi è, e che ha fatto centro al suo debutto, il biondo macedone si mostra al pubblico in formato extra-lusso. San Gallo deludente su tutta la linea: Zinnbauer dovrà fare mea culpa, altrimenti si prospettano tempi di magra nella Svizzera Orientale

FC SAN GALLO – Daniel Lopar 3.5; Kofi Schulz 3, Martin Angha 3, Karim Haggui 3, Silvan Hefti 3.5; Nzuzi Toko (C) 3.5, Gianluca Gaudino 3; Yannis Tafer 3 (67’ Mohamed Gouaida 3), Danijel Aleksic 2.5 (59’ Seifedin Chabbi 3), Marco Aratore 3.5; Roman Buess 2.5 (59’ Albian Ajeti 3). Allenatore: Joe Zinnbauer 2.5.

FC LUGANO

Mirko Salvi – 4: se si fa eccezione per l’intervento in tuffo della mezz’ora su Tafer, partita di ordinaria amministrazione per l’estremo difensore della nazionale Under 21.

Dragan Mihajlovic – 4: argina con efficacia i tentativi di affondo degli avversari. Gli ultimi venti minuti viene spostato sull’esterno alto e tenta di sgusciare tra l’imbarazzante retroguardia sangallese.

Fulvio Sulmoni – 4.5: partita dopo partita sta facendo ricredere anche i tifosi più scettici. Nelle chiusure fa valere la sua forza fisica e nelle ripartenze, come nell’occasione del vantaggio, la sua esperienza è fondamentale.

Vladimir Golemic – 4.5: commette un paio d’ingenuità che potrebbero costare caro, ma l’incisività con la quale le argina le fa diventare una pura e semplice formalità.

Goran Jozinovic – 4.5: ci si dovrebbe chiedere: perché non gioca sempre così? È particolarmente ispirato sulla sua fascia di competenza. Fa su e giù con costanza e difende con ordine.

Jonathan Sabbatini (C) – 4: mette ordine al centrocampo con la solita tranquillità che lo contraddistingue. L’oramai nuovo capitano dà sicurezza a un reparto più tecnico che fisico.

Mario Piccinocchi – 4.5: la sua miglior partita senza ombra di dubbio. Il piccolo architetto italiano si propone, crea geometrie per i compagni e vince in maniera netta il duello con Gaudino.

(89’ Antoine Rey – s.v.: solo pochi scampoli di partita per il centrocampista vodese)

Davide Mariani – 4: soffre forse più degli altri il gran caldo che aleggia sul “Kybunpark”. Quando, però, ha il pallone tra i piedi sa cosa fare, per merito di una tecnica invidiabile.

(82’ Domen Crnigoj – s.v.: gli ultimi minuti dell’incontro e rimedia un’ammonizione evitabile)

Ezgjan Alioski 5.5: è l’uomo del momento, sta vivendo un periodo a dir poco pazzesco. La quinta perla della sua stagione (a cui si aggiunge il gol in nazionale) sta a dimostrare che se il Lugano si trova al 5° posto, la maggior parte del merito è sua.

Lorenzo Rosseti – 4: meglio nella ripresa che nel primo tempo, dove fatica a divincolarsi nella difesa biancoverde. Torna in campo più propositivo, si crea qualche occasione e serve Aguirre per il raddoppio.

Rodrigo Aguirre – 5: è un debutto da sogno per l’uruguaiano arrivato in prestito dall’Udinese. Già fin dai primi minuti si capisce la sua voglia di fare. In più entra nel tabellino dei marcatori alla prima da titolare. Non fa assolutamente rimpiangere Mizrachi, che dovrà ora lottare per conquistarsi un posto in squadra.

(69’ Marco Padalino – 4: prende il testimone da Mihajlovic sulla fascia destra e contiene bene le offensive dei giocatori di casa)

Andrea Manzo (allenatore) – 5: costruisce la formazione in base alle peculiarità degli avversari. Opera tre cambi nella formazione iniziale rispetto allo scialbo pareggio interno contro il Losanna di due settimane fa e il risultato finale (ma soprattutto la prestazione complessiva dei suoi ragazzi) gli dà ragione.

ARBITRO – Sébastien Pache – 4; ASSISTENTI – Efe Kurnazca – 4 e Devis Dettamanti – 4.

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