Djuric alla conquista della Super League

scritto da Redazione
di Ariele Mombelli
Nonostante il recente infortunio, è un Igor Djuric sereno e felice quello che contattiamo al termine della prima parte di stagione del Lugano. Passato dal Chiasso ai cugini bianconeri nel gennaio scorso, il solido centrale difensivo ora calca i terreni più importanti dell’intero panorama calcistico svizzero, dopo aver raggiunto una meritata promozione nella stagione passata.
La scelta di lasciare i momò, come ci ha confermato, non è però stata semplice. Djuric ha sempre a cuore le vicende rossoblu e non appena gli è possibile si reca al Riva IV per seguire i suoi vecchi compagni. La nostra prima domanda all’ex capitano è proprio sul Chiasso. “Lo seguo sempre ed appena trovo il tempo vado a vedere le partite! Sono partiti ottimamente, ma ora si trovano in una situazione difficile. Quando non si vince è brutto, tutto gira per il verso sbagliato e non è facile uscirne. Sicuramente dovranno lottare fino alla fine. L’ho vissuto sulla mia pelle proprio con la maglia rossoblu, ma sono convinto che ce la faranno. Possono contare su tre o quattro elementi molto validi, dal capitano ad altri. Da gennaio dimostreranno di che pasta sono fatti. Per loro inizierà un nuovo campionato.” 
Passando alla tua squadra, soddisfatto di quanto mostrato finora? Personalmente come è andata la tua prima stagione in Super League?
“Non possiamo che essere molto soddisfatti di quanto fatto con la squadra! Purtroppo però ad inizio stagione abbiamo lasciato qualche punto di troppo per strada…sicuramente avremmo potuto averne qualcuno in più, ma non possiamo lamentarci! Personalmente poteva andare meglio, ma il mio bilancio è comunque positivo. Ogni giocatore vorrebbe scendere sempre in campo, ma l’infortunio di mezzo ha rallentato un po’ il tutto. Mi aspetto di più da gennaio!”
Sei la persona più adatta per dirci quali sono le principali differenze tra Super e Challenge League…
“Certamente il ritmo è molto più elevato! Inoltre in Super League ogni minimo errore viene pagato a caro prezzo, non ci si può permettere di sbagliare. Squadre come il Basilea, il Grasshopper, lo Young Boys, ma anche le altre, al primo errore ti castigano.”
Ultimamente avete dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque, dove può arrivare questo Lugano? 
“L’obiettivo numero uno rimane la salvezza, una volta raggiunta faremo i nostri calcoli. Ma dobbiamo rimanere coi piedi per terra e allontanarsi il prima possibile dall’ultima posizione. Poi se sarà il caso proveremo a toglierci qualche soddisfazione!”
Su che aspetti del gioco pensate di dover migliorare? 
“Si può sempre migliorare sotto ogni aspetto. In primis sicuramente dobbiamo evitare errori banali che spesso ci costano gol stupidi! E poi in fase realizzativa, nonostante nell’ultimo periodo siamo tanto cresciuti, possiamo fare un’ulteriore balzo in avanti. Dobbiamo essere più freddi.”
Come prosegue la riabilitazione, quando potrai tornare in campo?
“La mia riabilitazione procede ottimamente, sono molto contento! L’operazione è riuscita al 100% ed i ragazzi che mi seguono a fisioterapia, della Rehability di Lugano, in particolare Martino Donati e Iacopo Soranzo, sono veramente bravi! Per quanto riguarda i tempi di recupero a gennaio dovrei riprendere con la squadra”

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