Riceviamo una lettera da un nostro lettore riguardo l’esonero di mister Riccio, firmata.
Ieri è arrivato l’esonero di Guido Riccio alla guida del AS Breganzona; non si può dire fosse nell’aria ma certamente la situazione di classifica imponeva una riflessione in previsione del girone di ritorno.
Corretto fare una breve cronistoria del mandato di Mister Riccio: quest’estate i dirigenti del AS Breganzona hanno individuato Guido Riccio come uomo giusto per la ricostruzione di una squadra, giusto ricordarlo, che era distrutta negli effettivi. Il curriculum di Mister Riccio non lascia dubbi od ombre sulla correttezza e dedizione sempre espressa nel suo operato; lascia quindi molte perplessità, il fatto, che il Mister abbia accettato di allenare senza un minimo di garanzia di progetto.
Probabilmente le premesse o promesse estive non sono state mantenute ed il Mister si è ritrovato, diciamocelo fuori dai denti, con una squadra largamente non adatta per la terza divisione. L’uomo Riccio è un combattivo e non si è arreso di fronte ad una situazione che già a settembre avrebbe fatto scappare chiunque. Questo va detto anche per tutelare la figura dell’allenatore e dell’uomo; i giocatori? la società? Si sa che nel calcio uno solo paga sempre per tutti ma spero che questo breve pezzo possa raggiungere la coscienza di dirigenti e giocatori non certo immuni da responsabilità.
Ad oggi e sulla scia dell’operato societario negli scorsi mesi, non si vede la luce in fondo al tunnel, anzi, voci “pesanti” non escludono il ritiro della prima squadra. La rosa va rafforzata e tra partenze e ritiri vi saranno almeno 12/13 giocatori da sostituire. Tanto era dovuto per la figura di un allenatore e di un uomo che merita il massimo rispetto. Affaire à suivre….
Marco Vannest
