Eris Abedini: io c’ero!

scritto da Davide Perego

La quinta partita da titolare di Eris Abedini (agosto ’98) è stata quella che lo ha consacrato agli occhi del pubblico che al Riva IV ha applaudito la prestazione del Chiasso contro il Wil.

Partita molto simile quella giocata dai rossoblù alla seconda interna del 2017 quando l’Aarau passò per primo in vantaggio prima di subire in situazioni analoghe a quelle di ieri la rimonta del Chiasso. Che ci sia stato molto di Giuseppe Scienza nel 3-1 di ieri non ha trovato tutti d’accordo. La grande prestazione davanti alla difesa di Abedini, la scelta di far giocare Simic a centrocampo e le scorribande di Inters Gui che hanno messo a nudo limiti tecnici ed atletici di centrocampo e difesa sangallese sono da considerarsi frutto delle convinzioni del nuovo tecnico Raineri.

Sono questi – a volte – i vantaggi che possono derivare da un cambio di panchina. Sarebbe altrettanto ingiusto far finta di non aver ritrovato nel gioco di ieri del Chiasso i concetti alla base del lavoro di Beppe Scienza. Tornando ad Abedini (Foto CHalcio), il numero 29 che nel corso della stagione è stato utilizzato in 14 circostanze per un totale di 510’, ha impressionato come lo sanno fare soltanto i buoni playmaker dotati di stoffa. Qualcuno osserverà a giusta ragione che il Wil visto ieri è stato di una pochezza imbarazzante, ma stiamo comunque scrivendo di un ragazzo arrivato a Chiasso a stagione in corso con due presenze nella U21 del Lugano quale unico biglietto da visita nel calcio “dei grandi”. Un ragazzo di quelli che tra qualche anno potremo andar fieri di ricordare per questa partita: della serie “io c’ero”.

 

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