Fair Play: un grande insegnamento, grazie mister!

scritto da Walter Savigliano

Sui principali media e social italiani in questi giorni emerge una grande notizia, riguardante un bel gesto di Fair Play.

La riprendiamo dal sito del Corriere.it

Prepartita fra PSG Audax e Gergei, campionato provinciale allievi, a pochi chilometri da Cagliari. Faccia a faccia fra i due allenatori. Quello del Gergei si scusa: «Ci spiace, non siamo riusciti a mettere insieme 11 ragazzi, giocheremo in 9». Stretta di mano e Pierluigi Lubrano, trainer del PSG, raggiunge in campo i suoi che già fanno riscaldamento. Il Gergei è a metà classifica, l’Audax terzultimo, tre punti facili, occasione ghiotta per risalire. Ma Lubrano e i ragazzi si guardano negli occhi: «Così non è sport. Si gioca per vincere, ma più importante è rispettare gli avversari».

L’allenatore torna negli spogliatoi: «Giocheremo anche noi in 9» annuncia alla squadra ospite. L’arbitro non sa che fare: «Non mi ero mai trovato in una situazione simile». Rapido remember dei regolamenti, fischio d’inizio, partita combattuta, salomonico 3 a 3 con rimonta finale del PSG Audax con pareggio su rigore (non contestato) nell’ultimo minuto del recupero. Ci voleva una squadretta di provincia fatta di ragazzi fra i 14 e i 16 anni a ricordare ciò che il calcio multimilionario ha quasi cancellato: il fair play.

«Grati al mister»
«Certo non dimenticherò questa partita, la più bella che ho mai giocato; e non soltanto perché i tre gol li ho segnati tutti io». Alessandro Aresti, 15 anni, studente al liceo scientifico: «Ci siamo battuti ad armi pari, con grinta ma correttamente. Nessun espulso né ammoniti. Giocare in 9? Qualcuno di noi forse era perplesso, a nessuno piace essere escluso. Più stupiti i nostri genitori in tribuna. Ma non ci sono state obiezioni, anzi siamo grati al mister che non ci insegna solo a giocare a calcio, ma innanzitutto a essere leali». Gli assenti.«Ho voluto giocare in 9 anche se già mancavano il capocannoniere Alessio Soro (9 gol in 4 partite) e il capitano Francesco Masala, che ha accettato di fare il guardalinee». («E ho cercato di essere il più imparziale possibile»).

Gli esclusi. «In panchina – dice Lubrano – sono andati due ragazzi che avevano litigato fra loro in allenamento. Hanno capito e poi li ho fatti entrare nel secondo tempo». Fernando Cadoni, allenatore del Gergei, riconosce: «Abbiamo voluto onorare la trasferta, anche noi siamo stati decimati da infortuni e malattie. Ma certamente non ci aspettavamo che loro rinunciassero a due giocatori. Quando l’ho saputo quasi non ci credevo. Non profittare delle difficoltà degli avversari è un gesto di sensibilità sportiva, rarissimo e perciò ancor più apprezzabile».

Bellissimo gesto, che ci fa pensare e ci fa ben sperare, per la crescita dei ragazzi e per lo sport.

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1 commento

Simone
Simone 14 Marzo 2017 - 19:26

Faccio i miei complimenti a qst splendidi involontari protagonisti. Io mi occupo di sport e qst cose vorrei che diventassero consuetudine. Bravi mister e bravi ragazzi, complimenti alle società che hanno trovato delle figure così per educare i loro atleti

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