Il collasso finanziario del Wil sembra non permettere alla squadra di scendere in campo con la necessaria concentrazione per conquistare qualche punto. Come risaputo, entro la fine di Febbraio la SFL avrebbe dovuto provare che gli stipendi di gennaio fossero stati regolarmente ricevuti dai giocatori. La società ha garantito il pagamento degli stipendi – come nel caso di quello relativo all’attaccante Jocelyn Roux – a patto che i giocatori risolvessero il proprio contratto per firmarne uno di più miti pretese: risultato quello che Roux ha scelto di non essere più un giocatore del Wil. Secondo il Presidente Roger Bigger, Rémi Gomis, Nduka Ozokwo (entrambi infortunati), Mattia Bottani, Samir Fazli, Frano Mlinar ed un dirigente rimasto anonimo si sarebbero confrontati per adeguarsi alle richieste della società. Fattore questo che ha portato il Presidente ad una dichiarazione riportata dagli organi di stampa:
” Sono sconsolato e deluso. Ciò dimostra che non esiste per molti giocatori l’importanza di riconoscersi nell’associazione, ma che l’unica causa che importa loro è quella del denaro”. Secondo una nota trasmessa alla nostra redazione, il Presidente avrebbe fatto riferimento anche alla situazione di Mattia Bottani, giocatore che avrebbe potuto tornare a Lugano per aggregarsi alla rosa di Tramezzani, ma che non avrebbe trovato con il club bianconero l’accordo economico preteso sulla base del contratto firmato con il FC Wil. Un esempio esemplare – secondo la nota – su come il denaro possa condizionare pesantemente anche una scelta di tipo professionale.
I nervi saltano poi con irrisoria facilità così come accaduto nel recupero di mercoledì sera a Basil Stillhart. Secondo alcune fonti, Johan Vonlanthen avrebbe lasciato in lacrime la panchina al termine della partita che ha decretato senza ombra di dubbio che la crisi non sembra poter trovare una via di soluzione. Anche se la classifica non sembra al momento grave, le squadre che si trovano alle spalle del Wil sanno ora con maggior chiarezza su chi fare la corsa per evitare la retrocessione.
