Giappone, Samurai certi di riuscire ad affilare in tempo le proprie lame

scritto da Claudio Paronitti

Le lame degli strumenti di lavoro dei “Samurai blu” dovranno risultare affilate alla perfezione per poter competere con le avversarie del Girone H

Akira Nishino, il direttore tecnico della Federazione che ha sostituito in aprile alla guida dei biancoblù l’esonerato 65enne bosniaco Vahid Halilodzic, ha davanti a sé un impegno importante. Non insormontabile, certo, ma con una percentuale di riuscita che non pare essere molto alta.

Prima del cambiamento in panchina, il Giappone ha mostrato ottime cose contro nazionali di livello minore al suo. Quando, però, i contraenti hanno un valore più alto, tutto è cambiato. La prova lampante è stata il pareggio conquistato nei tempi di recupero nell’amichevole dello scorso mese di ottobre contro la non irresistibile selezione di Haiti.

Questo risultato è stata la prima goccia che ha fatto traboccare il vaso, arrivato fino a perdere ogni coccio un paio di mesi or sono con l’allontanamento di Halilodzic, che ha di sicuro fatto felice Keisuke Honda, l’indiscusso calciatore più popolare nel Paese del Sol Levante. Trasferito dal Milan ai messicani del Pachuca al termine della stagione 2016-2017, il 31enne – nonostante un tempo di gioco non consono per un nazionale – non è mai stato veramente in discussione circa una sua convocazione.

Con Shinji Kagawa del Borussia Dortmund cercherà di guidare i compagni nei tre impegni preliminari, che saranno nell’ordine contro Colombia (19 giugno), Senegal (24 giugno) e Polonia (28 giugno).

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