HCS, il termometro dell’atto conclusivo della 96ª edizione: Ajeti fondamentale, Spielmann non pervenuto

scritto da Claudio Paronitti

La 96ª edizione di Helvetia Coppa Svizzera ha visto il trionfo del Basilea, impostosi 2-1 sul Thun sul sintetico dello Stade de Suisse di Berna

Il confronto tra rossoblù e biancorossi, rispettivamente seconda e quarta forza di Raiffeisen Super League, è stato deciso dalle segnature di Albian Ajeti e Fabian Frei, con il punto di Dejan Sorgić che ha fatto sperare fino all’ultimo dei bernesi mai domi. Il protagonista del match è stato senza dubbio il centravanti renano, autore del gol d’apertura, mentre su sponda “ospite” è venuto a mancare l’apporto di un pallido Marvin Spielmann.

Albian Ajeti (attaccante Basilea) – prende per mano (o per la testa, considerato il modo in cui ha segnato) i suoi compagni con una prestazione generosa, di qualità e quantità. Si conferma uno degli attaccanti svizzeri su cui puntare in futuro, sia entro i confini nazionali che a livello di selezione nazionale – voto: 5.

Marvin Spielmann (esterno offensivo Thun) – era uno degli elementi più attesi dell’atto conclusivo. Il nuovo giocatore dello Young Boys ha invece deluso su tutta la linea, non riuscendo mai a entrare in partita e rimanendone fuori per la totalità dei minuti – voto: 3.

Fedayi San (arbitro della finale) – designato per dirigere la sfida di cartello nella capitale federale, il 36enne argoviese si dimostra un direttore di gara di valore. Sempre vicino all’azione, lascia correre il giusto, fermando il gioco quando deve e non lasciandosi mai prendere dalle tante emozioni della partita – voto: 4,5.

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