HCS, Thun-Lugano, le pagelle: Baumann croce e delizia, Sulmoni e Kecskés disattenti, Janko vero esempio di professionalità

scritto da Claudio Paronitti

Prova generale alquanto approssimativa quella fornita dai luganesi, sin dall’inizio alla mercé dei un Thun più volitivo e meritevole del passaggio in semifinale

Noam Baumann – 3,5 – si esprime sui livelli delle ultime uscite già dopo dieci minuti. L’indecisione (definiamola così) sul vantaggio di Salanović non fa il bene suo e della squadra;

Fulvio Sulmoni – 3 – si perde Da Silva sul corner di Spielmann per la rete che di fatto decide il match. Partita di sofferenza;

Ákos Kecskés – 3 – a dieci dalla fine, per non essere da meno, vuole imitare Sulmoni e ci riesce molto bene, perché Sorgić non ha alcuna difficoltà a infilare in porta la terza rete dei padroni di casa;

Fabio Daprelà – 3 – in costante difficoltà nell’arco dell’intera partita, fatica enormemente a contenere la velocità dei dirimpettai offensivi biancorossi;

Dragan Mihajlović – 3 – la difesa non vive la sua giornata migliore, lui non fa la differenza. Si fa saltare troppo spesso e troppo facilmente;

(77′ Domen Črnigoj – s.v. – pochi minuti per lo sloveno. Impossibile da giudicare);

Miroslav Čovilo – 3,5 – riporta in parità la contesa, ma si divora la rete che avrebbe potuto (e dovuto) riaprire prima la sfida. Rovina una prestazione solida con questo errore;

Jonathan Sabbatini – 4 – il capitano recupera un pallone dietro l’altro. Sbaglia l’ultimo passaggio nei recuperi, ma non gli si può assolutamente gettare la croce addosso;

Mario Piccinocchi – 3,5 – il sintetico dovrebbe aiutare un calciatore tecnico come lui. Invece, sembra che la palla abbia una temperatura elevata dalla quale è meglio scostarsi;

(77′ Marc Janko – 4,5 – entra con il piglio giusto. Regala un cioccolatino a Čovilo e insacca al 90′. Se non è professionalità questa…);

Carlinhos Junior – 3,5 – fornisce un ottimo assist per il pareggio di Čovilo. La sua partita finisce lì, anche perché, appena dopo il nuovo vantaggio dei bernesi, calcia alle stelle la palla che avrebbe rimesso le cose a posto;

Armando Sadiku – 3,5 – ha la sfortuna di non ricevere molti palloni giocabili. L’albanese prova allora a rientrare in difesa a prenderseli, con poco costrutto;

Alexander Gerndt – 3,5 – tanta corsa, tanta generosità come al solito, ma alla fine della fiera (tolto l’assist per Janko) poca sostanza;

Fabio Celestini – 3 – la Coppa, l’obiettivo della società, gli scivola via meritatamente. La sua squadra è disattenta (in particolare in difesa), gioca con poco mordente, mette in atto due estemporanee reazioni e si inchina a una formazione più compatta e solida come quella di Marc Schneider. In vista della trasferta di domenica a Zurigo nulla di buono.

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