Il “Sunday Feeling” di Adi Allenspach: o forse no….

scritto da Davide Perego

allenspach” Ora che la notte è passata devo schiarirmi le idee per poter capire. Finché non riuscirò a ricostruire cos’è successo quella vecchia sensazione non mi darà pace. Qualcuno vuole dirmi dove mi sono addormentato stanotte?”.

Quando Ian Anderson scrisse per i suoi Jethro Tull “My Sunday Feeling” probabilmente non voleva riferirsi ai postumi della partita di calcio del sabato pomeriggio. Mi piace però pensare che la febbre del sabato sera ed i relativi postumi domenicali – non solo per me – siano quasi sempre legati al calcio.

Non so se anche per l’amico Adi Allenspach sia la stessa cosa. Quello che so è che per un periodo – che spero sia il più corto possibile, anche se lui non ne è d’accordo – non lo sarà a prescindere. Il tecnico degli ultimi nove anni e mezzo di storia del FC Tuggen ha rassegnato le dimissioni a metà della scorsa settimana lasciando la squadra a Bruno Berner. Una scelta sofferta, ma inevitabile volta a confermare la sensibilità di una persona che pensa prima di tutto a come fare del bene ai propri giocatori.

” L’ultimo mese è stato sempre più difficile. Mi sono preoccupato anche per la mia salute, ma il mio medico ha diagnosticato che tutto dipende dal fatto che mancano i “punti”. In effetti non è stato possibile continuare a lavorare e l’arrivo di Bruno – che stimo tantissimo – ha contribuito ad accelerare un processo inevitabile di separazione dalla squadra”.

Sabato pomeriggio sulla panchina della Linthstrasse di Tuggen non ci sarà più Adi Allenspach e per tutti sarà come aver perso una bandiera. Anzi: una certezza. Perchè Allenspach è stato il Tuggen degli ultimi dieci anni. Quello della storica promozione così come quello capace di ottenere il massimo da giocatori normali e di portare il club ad essere tra le migliore 25 squadre svizzere.

” Anche se naturalmente dopo un periodo della mia vita così lungo e perfetto non è facile far finta di nulla, ho già cominciato a sentirmi meglio. La vita è fatta di percorsi e adesso il mio non è più lo stesso del FC Tuggen. Nove anni e mezzo non si possono lasciare alle spalle così facilmente. Dopo 14 anni e mezzo senza uno “Sportchef” è anche difficile abituarsi alla normalità. Ho sempre fatto tutto da solo dai trasferimenti, alla prenotazione dei bus per le trasferte, alle statistiche e adesso penso sia arrivato il momento di non avere interesse per sedermi su un’altra panchina. Le batterie sono scariche e ho solo voglia di sentirmi meglio”. 

“Need some assistance, have you listened to what I said?”

Non è proprio questa la sensazione di Adi al quale la parte finale di “My Sunday Feeling” dei Jethro Tull proprio non si addice. Eppure – non so perchè, ma lo so – lo rivedremo presto seduto su una panchina. E non sarà quella di un parco dei divertimenti.

«Ich bin nicht überzeugt, dass ich noch der richtige Mann bin. Es braucht eine neue Stimme.»

(Adi Allenspach)

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