Indecenza sui campi ticinesi!

scritto da Walter Savigliano

Capita spesso che ci troviamo sui campi di calcio, parliamo di campionati di “attivi”.

Abbiamo recentemente pubblicato articoli di vario genere sull’argomento, tra cui le ragazze del Balerna che venivano insultate, un giocatore insultato per il colore della sua pelle, ma ciò che avviene intorno ad un campo di calcio, è davvero indecente. Si, avete pensato correttamente, parlo del Ticino calcistico.

Sembra che non esista partita in cui l’arbitro non sia insultato. Seconda, terza, quarta  e quinta lega non importa, se ci sbagliamo correggeteci volentieri.

Alla prima decisione arbitrale sospetta, subito insulti. Abbiamo visto una tabella nella quale venivano classificati gli insulti e relative multe, viene applicata? Non ci sembra, se lo fosse le società si attiverebbero per fare in modo che ciò non succeda.

Ma si va a vedere una partita perchè ci piace il calcio o per inveire contro l’arbitro?

Pensate un pò, quante reti hanno sbagliato gli attaccanti della vostra squadra del cuore? Si poteva vincere giusto? Vero. Al primo errore dell’arbitro ecco la scusa perfetta per dare la colpa a qualcun’altro.

Sappiate che tutto ciò succede, non così forte, anche nelle partite dei giovani calciatori. Doppia indecenza.

Le soluzioni potrebbero esserci, eccone qualcuna:

  • Ogni società dovrebbe avrebbe un responsabile tifosi, che si occupa di loro, parla con loro (parliamo di seconda lega, non di Super League), distribuisce informazioni sul Fair Play.
  • La Federazione aiuta le società, esiste un programma FTC per aiutare gli allenatori dei settori giovanili, lo si dovrebbbe fare anche per gli adulti e crediamo che ora questo debba avere una priorotà piuttosto alta.
  • L’arbitro, segna nel rapporto ogni insulto, da verificare in più volte, mandando diffide alla società
  • E se non funziona multe salate.

Tutto ciò è utopico? Noi ci proviamo, dite la vostra, potrebbe uscire qualche bella idea.