Pektovic: “Vincere con la Moldavia per arrivare pronti in Francia”

scritto da Redazione

PetkovicIl viaggio di Chalcio.com nel ritiro della Nazionale elvetica prosegue a gonfie vele.  Dopo le parole di Xhaka, Seferovic e Derdyok, oggi è il turno di Vladimir Petkovic. Con il CT elvetico abbiamo trattato svariati temi come: l’amichevole di quest’oggi con la Moldavia, di infortuni e sensazioni con un’occhi di riguardo per uno degli uomini più attesi in Francia: Breel Embolo, classe 1997 di proprietà del Basilea.

Nella tua testa ci sono già gli undici titolari di questa sera? Saranno gli stessi su cui punti in Francia?

“Sinceramente devo ancora pensarci. Di sicuro questa sera giocherà chi sta bene fisicamente siccome contiamo parecchi giocatori che non sono al 100%”.

Riguardo agli infortuni, chi ancora non è al meglio?

“Nei giorni scorsi Hitz ha preso una pallonata in testa e non si è allenato, Djourou ieri non si è allenato e per sapere qualcosa in più bisogna attendere ancora. Dovrò parlare con i medici per decidere chi poter far giocare”.

Come mai la scelta della Moldavia come ultima partita prima di un Europeo?

“Oggi non sarà soltanto un’amichevole e spero di aver trasmesso il messaggio ai miei giocatori. In caso di vittoria arriviamo in Francia con la mente più libera e con maggiore entusiasmo. Se giochiamo ai massimi livelli saremo più pronti per la sfida con l’Albania. Oggi la vittoria conta parecchio, non solo perché nel 2016 ancora non abbiamo vinto, ma soprattutto per arrivare mentalmente al 100%”.

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Come sono gli umori dopo la sconfitta con il Belgio?

“La partita contro il Belgio è abbastanza bugiarda: a mio parere non meritavamo di perdere. Abbiamo giocato un buon calcio. Ovviamente perdere prima di una competizione tanto importante non porta aria buona, ma tutto sommato i giocatori hanno reagito bene e erano già concentrati per la sfida con la Moldavia”.

Parlando di Embolo invece.. sente ancora dolore? Qual è la sua forma?

“Breel è pronto e si sta allenando regolarmente con il gruppo. Sicuramente punterò su di lui, ma prima di schierarlo dal primo minuto devo aspettare l’ok definitivo dai medici. Per noi è molto prezioso anche tatticamente: può ricoprire tutti i ruoli offensivi, anche in un ipotetica tridente”.

Tornando alla Moldavia, scelta casuale oppure ci sono motivi ben precisi?

“ No, non è assolutamente casuale. Abbiamo scelto una nazionale più abbordabile innanzitutto per arrivare in Francia con una vittoria in più.  Il secondo criterio invece è una questione di carattere: la Moldavia assomiglia alla Romania e nelle ultime partite non hanno di certo sfigurato. Hanno perso di misura contro Francia, Russia e Svezia. Vedendo le loro partite sanno chiudersi bene per poi ripartire. Oltretutto vorremmo salutare Lugano come loro ci hanno accolto: nel migliore dei modi”.