Kabamba: “È ora di rialzare la testa”

scritto da Redazione

KABAMBA-4“Io non gioco contro una squadra in particolare…io gioco per battermi contro l’idea di perdere”. È questa la citazione postata pochi giorni fa da Michel Kabamba sul proprio profilo Facebook. Una frase che lascia intendere molto sulla personalità del giocatore del Balerna, alla seconda stagione con la maglia nerazzurra. Kabamba è il tuttofare di mister Croci-Torti: terzino, centrale e all’occorrenza anche centrocampista. Un vero e proprio jolly di lusso che ha fatto del sacrificio e del lavoro quotidiano la sua principale forza. Chalcio.com ha voluto contattarlo per scambiare due parole sulla stagione del Balerna.


Dopo un inizio di campionato promettente, ora vi trovate a metà classifica, cosa sta succedendo? Siete contenti di ciò che avete fatto finora?
“Se ci troviamo a metà classifica non possiamo essere tanto contenti del nostro campionato. Tutti si aspettavano di più, noi in primis. In alcune partite ci è mancata la concentrazione necessaria, in altre, invece, la mentalità vincente che spesso ti permette di cogliere il successo. Inoltre non siamo sempre riusciti a sfruttare al meglio le qualità dei nostri giocatori di maggior esperienza . Non è però tutto da buttare: grazie all’aiuto di mister Crus proponiamo un calcio piacevole e siamo ancora in corsa per la Coppa Ticino”.

Proponete un bel gioco ma spesso fate fatica a trovare il gol. Problema di attaccanti o globale?
“È sicuramente un problema globale, di squadra, non di attaccanti. Spesso infatti ci manca l’ultimo passaggio, fatichiamo a trovare la giusta soluzione negli ultimi metri. Ma sono sicuro che con il tempo risolveremo anche questo problema”.

Cosa rappresenta per te il Balerna?
“Sono alla mia seconda stagione qua e devo dire che mi trovo molto bene. Tutti, dal primo all’ultimo, mi hanno accolto ottimamente fin dal primo momento. Il Balerna è una componente importante della mia vita”.

“Cosa manca a mio fratello? Dei piedi come quelli che ho io”
Michel Kabamba

Sei cresciuto con tuo fratello, cosa rappresenta lui per te? Calcisticamente cosa gli ruberesti? E cosa pensi debba imparare lui da te?
“Nella mia vita purtroppo ho avuto parecchi problemi famigliari e ho ritrovato in mio fratello un punto di riferimento. Io lo chiamo “la mia guida”, per me lui è fondamentale. Cosa gli ruberei? La testa e la determinazione! Mentre lui da me dovrebbe prendere la malizia e i piedi (ride ndr.)”.

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In precedenza hai parlato di Coppa. Ai 1/4 incontrerete il Novazzano o il Losone, quale squadra preferireste incontrare?
“In Coppa Ticino spero ci capiti il Losone. Non mi importa se è la capolista del campionato…la società e la squadra vogliono prendersi la rivincita dopo la sconfitta subita domenica”.


Il Novazzano invece lo incontrerete venerdì in campionato. Con una vittoria potreste risorpassarli in classifica, che partita vi aspettate?
“È un derby, per cui ci aspettiamo la solita durissima battaglia. Sarà una partita difficile, da affrontare con pazienza e con testa. E poi, come ti ho già detto, il nostro campionato non è da buttare. Dobbiamo iniziare a scalare la classifica e da venerdì deve iniziare la nostra risalita”.

 

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