La nuova stagione del Rancate parte da Simone Bordogna (2)

scritto da Davide Perego

BordognaSeconda parte dell’intervista realizzata al nuovo allenatore del FC Rancate, Simone Bordogna. Un lungo interessante colloquio per entrare in materia con colui che potrebbe risultare il più giovane allenatore della prossima stagione. LEGGI LA PRIMA PARTE

Cosa ci si deve attendere a Rancate con l’arrivo di Simone Bordogna ?

“La mia idea è quella di fare il possibile per cercare di giocare a calcio. Prima però – proprio perché punteremo molto sui giovani – dovremo fare in modo che i ragazzi siano pronti fisicamente anticipando quello che sarà successivamente il lavoro TE-TA. Si pensi non solo a chi arriverà dagli Allievi A, ma anche ad esempio ad un giocatore come Luca Luglio che tecnicamente vale la 1^ Lega ma che anche lui ha pagato a livello fisico il suo primo campionato di 2^”.

E’ possibile cercare di giocare a calcio senza che ve ne siano le caratteristiche di squadra per poterlo fare ?

“Secondo me si. Poi è chiaro che si deve cercare un compromesso tra le idee e la qualità a disposizione. Non sono il tipo di allenatore che a tutti costi vuole giocare con un determinato modulo senza avere i giocatori che posseggono le caratteristiche per farlo. Credo che oggi si cerchi un po’ troppo spunto da un calcio che non può essere paragonato al nostro. Un calcio che illude ma che poi senza qualità non può essere giocato”.

A Rancate il livello della squadra che ha giocato la stagione 2015-2016 secondo te ha rispecchiato la classifica finale ?

” Non lo so. Lavorando sul campo non ho mai pensato che fossimo tanto male. Poi….la relatà è che  ci siamo lasciati alle spalle il Porza (per tutti i problemi che ha avuto) ed il Verscio che alla fine ha pagato i propri limiti. Credo che quest’anno sarà ancora più dura”.

Riva DylanHai già parlato con chi rimarrà ?

“Sinceramente si. Anche loro – nonostante l’entusiasmo – ritengono si debba trovare qualche giocatore d’esperienza che arrivi con grande motivazione per aiutarci a raggiungere il nostro traguardo. Nel nostro circondario, penso a Novazzano, Balerna…..si possono trovare quei giocatori meno considerati e con poco spazio che invece da noi potrebbero contribuire alla causa. Questo è un po’ il punto di partenza per cercare di essere un minimo ambiziosi. Che poi per noi significa cercare di soffrire il meno possibile per mantenere la categoria”.

Alla fine però mi sembra di capire che se giochi in 2^ Lega un minimo di capacità dovresti possederla.

” Si certo. Oggi in 2^ Lega ci sono giocatori da 2^ Lega. E’ impensabile non avere uno standard tecnico e mentale che vengono richiesti per starci. Poi ci possono essere le eccezioni però la taratura credo sia abbastanza delineata. Il collettivo è poi quel valore aggiunto che può portare anche alle nostre latitudini e non solo nella Liga o in Premier squadre poco considerate e meno costose di altre a raggiungere traguardi incredibili. Non sono ovviamente esempi da prendere però ogni categoria ha una propria dimensione e sulla base di quella ci si può trovare di fronte a gradite sorprese”.

Riassumendo: fiducia nei giovani e lavoro di gruppo. Una ricetta semplice che però deve essere “cucinata” con amore e convinzione.

“Ho fiducia nei giovani. Sai che ci ho sempre lavorato e quindi so di cosa parlo. Non a caso un ’97 quale Zanzi nel girone di ritorno è stato uno dei migliori a Rancate. Per me ha fatto più differenza lui – al suo primo anno in 2^ – che non un ragazzo più maturo sui 25 anni. Questo un po’ quello che vorrei far capire come messaggio. Importantissimo sarà riuscire a fare gruppo fuori dal campo. A volte serve di più una bella passeggiata che non un allenamento.

Aspetto mentale e voglia di fare non si discutono come basi per partire. Penso che il Vedeggio abbia vinto il campionato perché ha avuto sì più fame delle altre, però anche una condizione mentale appropriata per arrivare più in alto delle altre. Tazio ha delle qualità straordinarie per esaltare questa necessità.

Devo dire che nel mio piccolo cerco sempre di prendere esempio da lui perché secondo me è il migliore nell’essere preparato in tutto e per tutto. Non a caso è lì che busso quando ho bisogno di consigli. Mi piace pensare ad un allenatore di 1^ lega che possa avere un mix di qualità tra quelle di Peschera e quelle di Stefani: Amedeo trasmette una voglia di superare ogni ostacolo come pochi ci riescono”.

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