L’angolo giuridico: il consenso in ambito sportivo

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Per la redazione di questo articolo l’autore si è basato sul seguente testo:
M. KILLIAS / A. KUHN / N. DONGOIS, Précis de droit pénal général, 4e éd., Berne 2016, pp. 124 – 126.
Eventuali errori o imprecisioni sono da imputare all’autore dell’articolo e non all’opera consultata. Il contenuto vuole essere puramente informativo.

Un comportamento costituisce un’infrazione penale quando soddisfa i criteri di tipicità, di illiceità e di colpa.

Un atto è considerato illecito quando l’autore non può invocare dei fatti giustificativi legali (art. 14, 15 e 17 Codice Penale Svizzero) o extra-legali (consenso della persona toccata; salvaguardia di interessi legittimi o rischio autorizzato).
È opportuno ricordare le condizioni che rendono valido il consenso:
– la persona interessata  deve essere capace di discernimento (non necessariamente maggiorenne) e  deve manifestarlo in maniera libera e non sotto costrizione
– esso deve essere espresso prima che l’atto in questione avvenga e, inoltre, deve essere revocabile in qualsiasi momento
– in principio (fatta eccezione per l’ambito medico) non si può consentire a delle lesioni corporali gravi e in nessun caso si può consentire alla propria morte
– in principio esso deve essere dato dalla persona interessata
– in certi casi il consenso può essere presunto e l’atto è lecito se è conforme agli interessi e alle intenzioni presunte della persona          rappresentata
– se esso è accordato sotto certe condizioni, l’atto è lecito soltanto se queste vengono rispettate.
Quest’ultima condizione riveste notevole importanza in ambito sportivo (soprattutto negli sport da combattimento), nel caso in cui ci sia un effettivo rischio di subire delle lesioni corporali. Una particolare violazione delle regole di gioco rende nullo il consenso preliminare della persona ferita (che implicitamente dichiara di essere pronta a subire delle lesioni dovute ad episodi di gioco) e rende pertanto illecito l’atto.
La questione resta tuttavia dibattuta tra gli autori: l’elemento determinante sembra essere la gravità della violazione; le opinioni sono differenti anche per quanto concerne il caso di violazioni dovute a negligenza semplice.