Comunicato stampa dell’Associazione Svizzera di Football
L’Associazione Svizzera di Football, l’Ufficio federale dello sport e la Segreteria di Stato della migrazione lanciano il progetto «Together – il calcio unisce» Tramite un’esclusiva videointervista con Xherdan Shaqiri, l’Associazione Svizzera di Football (ASF) lancia in collaborazione con l’Ufficio federale dello sport (UFSPO) e la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) il progetto «Together – il calcio unisce». Insieme sostengono le società di calcio in Svizzera nell’importante impegno sociale per le persone rifugiate, offrendo loro una guida di orientamento e incoraggiandoli a ulteriori iniziative – per un calcio svizzero multicolore!
Tutti capiscono “la lingua” del calcio. Le regole sono le stesse in tutto il mondo, per cui si può giocare insieme a prescindere da lingua, cultura e religione. Ecco perché i rifugiati* cercano il contatto con i club di calcio e si presentano improvvisamente sul campo di gioco. Come reagire in questi casi?
Grazie ad un ampio opuscolo informativo, un volantino a 7 lingue sulla società di calcio e ulteriori ausili, l’Associazione Svizzera di Football vuole chiarire le questioni aperte e facilitare ai club il gioco del calcio con i rifugiati. Tutte le informazioni sul progetto sono disponibili sotto www.football.ch/together.
Sul sito ufficiale dell’ASF Xherdan Shaqiri si esprime in un videomessaggio sulla difficile situazione in zone di crisi, sottolineando la sua stima e il suo apprezzamento nei confronti della Svizzera: “Sono contento di vivere in un paese sicuro come la Svizzera”, dichiara il noto giocatore della nazionale, il quale si è trasferito nel 1992 con la sua famiglia dal Kosovo in Svizzera.
Molte società di calcio vengono incontro ai rifugiati accogliendoli senza complicazioni, offrendo loro una tenuta sportiva, integrandoli negli allenamenti o facendoli partecipare ai tornei. Nel calcio tutti sono benvenuti. “I club di calcio svizzeri sono un punto d’incontro per tutti gli entusiasti del pallone. Favoriscono l’incontro e la comprensione reciproca e contrastano i pregiudizi”, dice Peter Gilliéron. Il presidente centrale dell’ASF aggiunge: “Questo è per noi motivo di fierezza e incentivo a impegnarci a favore di un calcio aperto e rispettoso.”
