Le ho raccolte tutte insieme. Tutte le mail che
mi avete mandato in questi otto giorni nei quali mi sono ritrovato senza
possibilità di connettermi. Non mi era mai accaduto dal 24 gennaio 2010 quando
più o meno per curiosità ho deciso di dare alla luce questo blog.
Vorrei rispondere a tutti quanti, ma non è comprensibile quanto sia
accaduto in così pochi giorni. Il carrozzone del calcio non si ferma
mai. Proporzionalmente mi fa venire in mente ciò che accade nel mondo
della musica. Pare ormai che un “gancio” non sia più sufficiente per
inchiodare un ascoltatore alla radio. Gli americani hanno valutato che
quando la gente sente una canzone ci mette in media sette secondi per
decidere se cambiare canale. Bisogna agganciare il potenziale cliente
subito per cui servono ganci nell’intro, prima del ritornello, nel
ritornello e nel bridge. Nel calcio sta succedendo lo stesso. Pare che
il pubblico si stanchi presto di giocatori, allenatori, perfino degli
stadi. Scopro così una quantità di informazioni talmente interessanti
che in una settimana hanno spiazzato anche il nostro piccolo mondo. A
dire il vero, sconvolto dopo essermi documentato sulla – incredibile-
storia di Wilson Maj Perumal, mi sono anche chiesto se ne valesse ancora
la pena continuare a recitare in questo teatro. Credo succeda a noi
tutti di pensare che le cose non si stiano evolvendo nel modo
desiderato.
frequente da pensare è che nel momento in cui ci dedichiamo alla
scrittura finiamo per essere tutti quanti rinchiusi nella stessa cella.
Io con le mie ragioni. Altri con le loro. Dopo aver trascorso le vacanze
su spiagge prive di ogni servizio o attrezzatura e aver condiviso il
tempo libero con la mia famiglia e la meraviglia della natura, mi sono
ritrovato tra le mani in aeroporto un quotidiano sportivo del mio paese
che titola: “Non truffateci un’altra volta!”. Se l’editoria sportiva
italiana è questa – del resto mi sono poi documentato e anche gli altri
giornali sono usciti in sintonia – vuol dire che il limite all’indecenza
è ancora sconosciuto. Nel paese delle truffe, delle centinaia di
partite truccate, dei non più quantificati esponenti dei club finiti
agli arresti domiciliari, in libertà vigilata o ancora in attesa di
giudizio, ci si preoccupa prima che delle proprie miserie (un goal in
contropiede ed uno su palla ferma in due partite) di quanto potrebbe
accadere in una partita fra terzi. Un giornalista degno di questo nome
andrebbe dal simbolo calcistico della nazionale e gli chiederebbe con
gentilezza: “ Scusi. Lei che non più tardi di dieci giorni fa ha
dichiarato che aggiustare risultati che fanno comodo ad entrambe le
squadre è una cosa normale e che non ha capito perché ci si scandalizzi
ancora, cosa ne pensa adesso ? Perché dovremmo scandalizzarci se Spagna e
Croazia decidessero di fare quello che chiamate “biscotto” ? Perché non
farebbe comodo a voi ?”. Coraggio che nessuno fino ad oggi ha avuto. La
cultura sportiva di certi paesi è questa e andrà peggiorando. Ci sono
cose che non si dicono. Resta aperta la speranza che qualcuno abbia il
coraggio di scriverle. Oppure si può continuare a passeggiare per strada
facendo finta di nulla ed accontentandosi che sia Bruno Gentili e non
Stefano Bizzotto a raccontare le partite della nazionale. Tornando a
noi, ho scoperto tra le altre che Sulmoni e Perrier hanno lasciato il
Chiasso per raggiungere Ponte, che un certo Gattuso giocherà nel Sion
(operazione che mi ricorda quella di Antognoni al Losanna o l’altra di
Tardelli al San Gallo), che Sermeter ha deciso di smettere. Ho letto che
Milosevic e Hassell seguiranno Maccoppi a Vaduz, che Weiler è stato
ufficializzato ad Aarau. Nella lunga lista di quelli che vanno per poi
tornare a testa bassa aggiungerò anche Vero Salatic: inutile andare a
sindacare sulle motivazioni che alla fine sono sempre le solite. David
Sesa e Sergio Bastida ripartiranno da Wohlen mentre con un colpo al
cerchio ed uno alla botte è finita che Jean-Michel Aeby ha trovato di
nuovo una panchina: segno che non sempre il curriculum sia di vitale
importanza anche se nel caso specifico siamo in caduta libera. Piacere
vedere ancora Mattia Croci-Torti vestire di rossoblu, scoprirò poi nel
corso del week-end altre notizie navigando sui siti delle squadre di
Lega Promotion: un torneo che seguirò con particolare interesse
nonostante l’assenza di squadre ticinesi. Mercoledì a Nyon ci saranno i
sorteggi dei preliminari di Europa League. Per ora mi sento un po’ a
disagio. Il resto si vedrà. Infine i ringraziamenti a tutti coloro che
continuano a sostenere CHalcio con i loro articoli, i suggerimenti, le
fotografie, le mail e quanto al momento mi sfugge. Con il lavoro che
faccio mi sarebbe impossibile continuare a tenere in vita il blog senza
questi contributi tra i quali vorrei citare per la loro costanza e
dedizione quelli di Albertini, Ferraria, Grigoletto, Mohorovic e Nappi.
allargo a tutti coloro che ho già citato nel mio libro e che continuano
ad essere presenti con i loro consigli e interventi. Ulteriore citazione
per allenatori e giocatori che non hanno mai rifiutato una mia
richiesta d’intervista e per gli infaticabili promotori de “Il Mio
Chiasso” con i quali si dividono gioie e dolori di un lavoro dispendioso
come quello della gestione di un blog finendo per essere ripagati di
non si sa bene cosa. Ringrazio infine le società Biaschesi, Chiasso,
Locarno, Lugano, Lugano Futsal, Servette e Team Ticino che con i loro
comunicati stampa offrono anche a noi l’opportunità di essere sempre
aggiornati sulle iniziative dei rispettivi clubs. L’augurio è quello di
poter continuare ad operare serenamente e senza bavaglio nei limiti di
educazione e sportività. La speranza è quella di trovare altri
collaboratori che possano aiutarci a colmare le numerose lacune. Grazie a
tutti e buona stagione 2012-2013.