Le montagne russe

scritto da Flavio Ferraria

Il Lugano deve tornare alla vittoria, altrimenti esiste concreto il rischio di lottare fino alla fine per evitare il nono posto

Diciamolo con onestà. ogni volta che si sta per sentire il fischio d’inizio di una partita del Lugano quest’anno la domanda è soltanto una: quale Lugano vedremo? Il Lugano convincente, ma sfortunato di una domenica fa o quello demoralizzante di Thun?

Domande che sembrano legittime a settembre ma non oggi, in questo momento della stagione. Domande che preoccupano gli appassionati del Lugano. Anche perché con le domande si potrebbe tranquillamente continuare. Perché tanto nervosismo? Quale è la formazione titolare? Domande su domande hanno portato la squadra a giocarsi  i novanta minuti di Zurigo con il fiatone. Un campionato sulle montagne russe. Bene, male, benino, malissimo addirittura a pensare che il peggio e il fondo sia arrivato ed invece…Su/giù

Leggere il bilancio di Celestini mette i brividi; ogni tiro sulla porta difesa da Baumann fa trattenere il fiato: la prende o non la prende? Incontrai il Pres Renzetti a Berna per la festa dei Campioni di Svizzera e gli consigliai come prima cosa di prendere un portiere. non l’ha preso. Dare la croce a Baumann sarebbe davvero ingiusto. Ritengo che l’estremo difensore luganese abbia delle qualità, ma sarebbe stato opportuno affiancargli un numero uno esperto per farlo crescere con calma. D’altronde anche il buon Baumann va sulle montagne russe. Oggi decisivo, domani colpevole.

A Zurigo non si può e non si deve tornare a mani vuote. la squadra di Magnin, segna il passo approfittarne è il minimo sindacale.

Dunque non resta che vincere.